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Copenaghen, promossa dalla guida Michelin con 15 stelle

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New entry di quest'anno a ricevere l'ambita stella è il ristorante Kadeau, ma il Paese nordico, non solo la sua capitale, offre tanto altro ancora in termini di ristorazione

Quindici stelle Michelin a Copenaghen! L'edizione 2013 della Guida Michelin Rouge ha assegnato un totale di 15 stelle a 13 ristoranti a Copenaghen, un record e più di ogni altra città scandinava. New entry di quest'anno a ricevere l'ambita stella è il ristorante Kadeau, mentre il ristorante completamente biologico, Geranium (nella foto), ha ottenuto la seconda dando così alla città due ristoranti a due stelle. Al Geranium la cucina è tutta biologica. Lo chef Rasmus Kofoed ha vinto la statuetta del Bocuse di bronzo, d'argento e d'oro per la sua arte sublime, diventando così lo chef più vincente di sempre del concorso.

Ristorante Kadeau
Il ristorante Kadeau, ha ricevuto la sua prima stella Michelin. Il locale è stato fondato a Bornholm, una piccola isola popolare come meta turistica d'estate e famosa per i suoi prodotti. I fondatori sono di Bornholm, e il ristorante originale si trova scenograficamente sulle dune della parte meridionale dell'isola. Nel 2011 si trasferiscono a Copenaghen per aprire una versione copenaghese di Kadeau, con il ristorante che continua ad avere Bornholm su ogni piatto. 

Bib Gourmand
La Guida Michelin non riguarda solo le stelle, ma premia anche con i Bib Gourmand, una categoria speciale per ottimi ristoranti più convenienti che offrono un buon rapporto qualità-prezzo. Quest'anno, ai ristoranti di Copenaghen sono stati assegnati un totale di 13 Bib Gourmand, rispetto ai 12 della scorsa edizione. Nei ristoranti come Marv og Ben (Midollo e Osso) e Søren K (dal nome del famoso filosofo danese Søren Kierkegaard), si può gustare la nuova cucina nordica, senza dover utilizzare la vostra carta oro. Un certo numero di ristoranti Bib Gourmand premiati hanno chef che hanno già lavorato al famoso Noma di Copenaghen. L'ex sommelier del Noma, Anders Selmer, è dietro il ristorante Kødbyens Fiskebar nel Meat Packing District, dove serve in maniera elegante e moderna piatti di pesce in un ambiente funky post-industriale di una ex- macelleria all'ingrosso. Il Restaurant Orangeriet è un ristorante orientato più sul classico, che serve raffinata cucina franco-danese. Il nuovo Bib Gourmand è stato assegnato a Retour, ristorante in stile brasserie. Dietro Retour c'è l'imprenditore gastronomico Rasmus Oubaek.

Altre novità sulla scena gastronomica danese
Ma la buona cucina e l'altra gastronomia non sono solo appannaggio dei ristoranti stellati a Copenaghen. Anche il resto della Danimarca ha davvero molto da offrire, come il Henne Kirkeby Kro, a ovest nello Jutland, con lo chef stellato Paul Cunningham che rappresenta una cucina deliziosa con prodotti coltivati nel giardino della locanda. Nella seconda città della Danimarca, Aarhus si trova il ristorante Frederikshøj che offre una combinazione della cucina danese e francese. Frederikshøj è appena stato premiato il miglior ristorante danese dell’anno 2012 dal Den Danske Spiseguide ed è la seconda volta che lo chef Wassim Hallal vince quel premio. Dragsholm Slot, al nord della Selandia è un ristorante gourmet che propone piatti basati sulle materie prime delle varie stagioni dalla zona del Lammefjord e Odsherred. È una cucina regionale e nello stesso tempo innovativa. Lo chef è Claus Henriksen già vice direttore del Noma. A sud della isola Fionia c’è il Falsted Kro con lo chef Michel Michaud. È un posto romantico circondato da bosco e fiori. Il loro orto diventa più grande ogni anno e la cucina segue un calendario gastronomico per usufruire sempre meglio le materie prime coltivate nel loro giardino. 
Non è soltanto per il New Nordic Kitchen che la Danimarca brilla, persino nella categoria di sushi si trova del talento. Lo chef danese, Pepe Anevski del Ristorante Umami a Copenaghen ha vinto contro 17 chef di sushi più bravi del mondo al concorso mondiale di sushi, il World Sushi Cup 2013 tenuto in Giappone. Un criterio per essere nominati era di aver lavorato come capocuoco di sushi per almeno 5 anni. Il tema era “la prima” e poi gli chef potevano scegliere se mostrare il primo amore, la prima neve ecc... Il danese ha scelto la prima luce del sole di ogni stagione come ispirazione e poi aveva 45 minuti per preparare il miglior sushi.
Intanto, due ex chef del Noma, Samuel Nutter e Victor Wågman, aprono il Ristorante Bror, (Ristorante Fratello) a fine marzo, un posto premuroso e sincero, come un fratello. La cucina si basa sugli ingredienti trovati nel Nord Europa, ma soprattutto i prodotti dall’isola danese Sejerø, a nordovest della Selandia, dove hanno preso 350 metri quadrati in prestito per coltivare prodotti locali.   

www.visitdenmark.it

Foto di Claes Bech Poulsen

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