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Expo 2015: presentato il padiglione Cibus è Italia

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È stato presentato a Milano Cibus è Italia - il Padiglione Federalimentare ad Expo 2015, il nuovo modello di marketing fieristico ideato per l'Esposizione. Centinaia di aziende e migliaia di marchi, grazie alla collaborazione con artisti internazionali e con il mondo del design, racconteranno la storia e il futuro dell’alimentare italiano

Un padiglione unico tra i 90 di Expo 2015, perché è il solo a raccontare i percorsi di tutte le filiere alimentari italiane grazie alla testimonianza di 420 tra aziende e consorzi e il solo a presentare un happening culturale all’esterno, con artisti che cambiano continuamente la sua facciata. Queste le peculiarità del padiglione “Cibus è Italia – Federalimentare Expo 2015”, presentato venerdì 27 febbraio 2015 a Milano, nella sede della Triennale.
 
Oltre a ciò, il padiglione sperimenta un nuovo modello di marketing fieristico voluto e concepito dalle aziende italiane del settore. Grazie ad Expo, l’Italia delle fiere sta infatti realizzando nuovi format innovativi per il settore: un esempio in tal senso è il progetto CIBUS meets Design che vede, grazie alla regia di Interni, le aziende alimentari di marca collaborare con i protagonisti del design italiano in iniziative organizzate sia nel padiglione sia nelle show room milanesi, di norma teatro del Fuori Salone. La struttura del padiglione Cibus è Italia – Federalimentare Expo 2015, una vera e propria quinta pensata dall’architetto Francesco Di Gregorio, è organizzata su 5.000 mq: due piani di esposizione e una terrazza per incontri, degustazioni, workshop e business matching. I primi due piani compongono un percorso edutainment ipermediale e immersivo di grande fascinazione. All’esterno una performance artistica “living”, sviluppata su architettura tessile creata ad-hoc, che cambia ripetutamente il look del padiglione, curata dal creativo multisciplinare e digital storyteller Felice Limosani.

Sul tema del rapporto tra arte, design e cibo è intervenuta Gilda Bojardi, direttore del periodico Interni: “Cibo e design s’incontrano per affinità elettive: il ‘saper fare’, la cura, il rapporto virtuoso fra le imprese e i loro territori, la storia straordinaria di tradizione e artigianalità che caratterizza le realtà produttive italiane, sono tutte qualità  che legano a doppio filo l’industria del design e quella agroalimentare.  Entrambe hanno l’obiettivo di mettere in campo la forza del made in Italy e la sua unicità per esportarle nel mondo: e cioè accendere quella ‘Energy for Creativity’, che dà il titolo al nostro FuoriSalone che quest’anno Interni dilata dal 13 aprile al 24 maggio proprio per accompagnare la grande avventura dell’Expo. L’obiettivo? Mettere ‘nel piatto’ e nella ‘città’ le cose più belle, sostenibili, piene di storia e sostanza”.

Il padiglione dei cibo italiano si qualifica dunque come una tappa imprescindibile di un tour all’interno di Expo2015, specie per il visitatore straniero che vuole conosce e capire i segreti del nostro patrimonio enogastronomico. E il suo esterno cangiante non mancherà di attirare l’attenzione dei media e del pubblico di tutto il mondo grazie ad un linguaggio universale. “Il cibo italiano è cultura, cultura del fare e del sapere; del fare impresa su tutta la filiera, dal campo alla trasformazione fino alla somministrazione, del Sapere multidisciplinare, dall’agronomia alla tecnologia fino alla scienza dell’alimentazione  – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma – Questo padiglione è il frutto di un'operazione di successo che, grazie al decisivo supporto tecnico ed economico del Ministro Maurizio Martina, ha raccolto in pochi mesi sul mercato 15 milioni di euro per investirli fino all’ultimo centesimo nel supporto al Made in Italy alimentare attraverso un programma di iniziative condivise con Federalimentare e le sue principali associazioni come Assolatte, Assocarni e AIIPA e con istituzioni e Consorzi di tutela come Afidop, ANICAV, Prosciutto di Parma, Ente Nazionale Risi e con territori e distretti food oriented come Parma, Novara o la Sardegna, con le Grandi Marche e le PMI”.

15 le sezioni merceologiche in cui si snoda il percorso conoscitivo che consumatori e buyer avranno l’occasione di percorrere: Latte e Formaggi, Pasta, Riso, Dolci & Snack, Vegetali, Carni e Salumi, Filiera della carne bovina, Olio, Aceti e condimenti, Prodotti ittici, Bere Italiano (Caffè, Bevande, Acque, ecc), Tecnologie di Produzione Sostenibili, Nutraceutica, Comunicazione,Territori. Il vero valore aggiunto del padiglione è il massiccio programma di incoming di operatori commerciali esteri che si sta realizzando con l’Agenzia ICE. Nel corso dei 6 mesi della manifestazione, è previsto l’arrivo di migliaia di operatori provenienti da 35 Paesi raggruppati in 12 delegazioni. Il modello di accoglienza dei delegati prevede una visita di 7 giorni: 3 in Expo e 3 a visitare le aziende e i territori di interesse sul territorio.

La terrazza del padiglione accoglierà oltre 100 iniziative aziendali private e decine di iniziative riservate al pubblico professionale nazionale e internazionale. Cibus è Italia sarà il teatro di orkhop, talks, convegni organizzati dai diversi soggetti che partecipano al progetto come il Ministero dello Sviluppo Economico, gli istituti come l’Università Cattolica e i leader della consulenza come KPMG. Un programma di eventi che manterrà alta l’attenzione della community sulle specificità del nostro modello produttivo e alimentare, sui macro trends e sulle nicchie emergenti, come i prodotti bio, kosher e halal. Ci saranno ovviamente numerosi focus sulla riformulazione dei prodotti, sulla nutrizione e sui corretti stili di vita alimentare, sulla sostenibilità di cui il padiglione è una testimonianza grazie alla sua progettazione e organizzazione a impatto ambientale zero: tutti gli allestimenti sono realizzati su supporti che verranno completamente riciclati e il materiale di consumo realizzato in bio-plastica grazie a Novamont. Non mancherà inoltre uno spazio dedicato ai giovani e alle loro idee di business: Cibus è Italia ospiterà la settima edizione di “EcoTrophelia”, una competizione tra studenti universitari che premia le proposte di nuovi prodotti alimentari commerciali innovativi e sostenibili.

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