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Fatturato Gdo in altalena. I dati dei primi cinque mesi del 2015

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Dal 18 al 24 maggio il fatturato della distribuzione moderna aumenta del +3,32% rispetto allo stesso periodo del 2014, riducendo in questo modo il decremento dall’inizio del 2015. In una tabella abbiamo messo a confronto tutti i dati disponibili. Lo scenario che emerge è incerto e altalenante

I dati Nielsen che settimanalmente pubblica Osserva Italia, costola de La Repubblica, fotografano in maniera molto precisa l’andamento della Gdo in Italia. Gli ultimi a disposizione sono quelli relativi alla
settimana dal 18 al 24 maggio dai quali emerge che il fatturato della Gdo sarebbe aumentato del +3,32% rispetto allo stesso periodo del 2014, riducendo le perdite che lo hanno fin qui caratterizzato e che si attestano a un complessivo -0,52%. L’incremento maggiore arriva dal Sud (+4,61%), ma un’altra area che si difende bene è il Nord-ovest dove, a fronte di un +2,89% nella ventunesima settimana, dal 29 dicembre 2014 al 24 maggio 2015 il trend a valore verso l’anno precedente evidenzia solo un -0,10%. Se il Nord-ovest e il Sud si avvicinano alla parità, il Nord-est segna ancora un -1,02% dall’inizio dell’anno. Queste Regioni, pur registrando un promettente +3,82% nei sette giorni che statisticamente chiudono il mese di maggio, sono le sole che non riescono ancora a contenere il deficit di fatturato entro la soglia del punto percentuale. L’area del Centro Italia, infatti, con il +2,91% dell’ultima settimana raggiunge quota -0,92%.

Per offrire una migliore panoramica Saporie.com ha elaborato i dati a disposizione collocandoli in una macrotabella che, a partire dal 29 dicembre 2014 a oggi, confronta crescite e decrescite rapportandole ai dati messi a disposizione sul mese di riferimento e sull’anno. Ebbene, emerge certamente la difficoltà congiunturale che sta vivendo la Gdo e che si manifesta in un alternarsi di alti e bassi. A gennaio, ad esempio, solo una settimana è stata gloriosa, mentre le altre hanno incassato sempre segni negativi. A febbraio le perdite sono state limitate, ma stabili e solo alla fine del mese il fatturato è tornato positivo, mentre marzo si è aperto nuovamente con una manifestazione di sofferenza che poi si è ridimensionata nella seconda metà del mese. Aprile era cominciato bene e ed era arrivato bene fino a metà grazie anche alle feste di Pasqua, ma, subito dopo, nel segmento 13-19 aprile 2015, ha incassato una pesante sconfitta (non dimentichiamo che nel 2014 Pasqua cadeva il 20 aprile) che ha caratterizzato anche l’andamento di maggio, ripresosi solo alla fine.
Tempi duri, insomma per la distribuzione organizzata. Certamente la crisi e il cambio di abitudini degli italiani ha modificato il modo di acquistare e di spendere. Prevedere, se possibile, è ancora più difficile. Staremo a vedere i frutti dell’estate.
 
Fonte: NielsenOsserva Italia la Repubblica.it



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