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Il Parco Nazionale del Gran Sasso: non solo natura

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Il cuore dell’Abbruzzo nasconde una natura meravigliosa e incontaminata fatta di una biodiversità unica, ma, al contrario di quello che si può immaginare, il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga nasconde anche storia, arte e prodotti tipici schietti e genuini.

SCHEDA ITINERARIO

Il Parco Nazionale del Gran Sasso

Il cuore dell’Abbruzzo nasconde una natura meravigliosa e incontaminata fatta di una biodiversità unica, ma, al contrario di quello che si può immaginare, il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga nasconde anche storia, arte e prodotti tipici schietti e genuini.
Nel Parco infatti, si trovano 3 dei Borghi più belli d’Italia che possono guidarvi nell’organizzazione del vostro itinerario e una grande varietà di prodotti tipici con, ad esempio, ben 60 PAT, cioè Prodotti Agroalimentari Tradizionali.
Grazie a tanta ricchezza un tour in questa zona è consigliato non solo a chi è alla ricerca di natura, ma anche a chi ama la storia, l’arte o è alla ricerca di percorsi religiosi, il tutto accompagnato dalle prelibatezze del territorio.
Iniziate il vostro tour dal borgo Castelli, incastonato in un anfiteatro naturale di monti, il cui nome deriva dal castello attaccato alla montagna e raggiungibile da un unico lato. Il paese è famoso per le sue ceramiche e, visitandolo, troverete anche un suggestivo Museo delle Ceramiche all’interno di un ex convento dei Francescani.
Pietracamela vi regalerà meraviglie con le sue chiese rupestri e il caratteristico borgo medievale. Il paese è incastonato nella Riserva naturale del Corno Grande in cui vi è il ripopolamento del camoscio d’Abruzzo.
Fa parte del comune anche la località turistica Prati di Tivo, il luogo ideale per chi ama lo sci tradizionale, di fondo o l’alpinismo.
Infine visitate il terzo borgo tra i più belli d’Italia, Civitella del Tronto, caratterizzato da un’antica Fortezza e importanti reperti del Neolitico e Paleolitico conservati nel museo sito nella Grotta Sant’Angelo.
Muniti di un panino con la porchetta o dopo aver gustato un piatto di ceppe, maccheroni tipici del posto, partite da Civitella del Tronto per visitare le Gole del Salinello, tra le più scenografiche di tutto il Parco.

Cosa mangiare sul Parco Nazionale del Gran Sasso

La cucina e i prodotti tipici del territorio riflettono la grande tradizione agricola e pastorale e, in questa zona, potrete gustare formaggi di pecora, ottimi legumi e carni ovine preparate nei modi più svariati.
Non perdete un assaggio del Pecorino Canestrato di Castel del Monte, ma anche dei caciocavalli prima di assaporare il tradizionale formaggio fritto.
La carne ovina ha un posto di rilievo nella cucina tradizionale e, oltre ai formaggi, troverete anche le carni di castrato o di pecora in molti piatti tipici.
Per una grigliata unica assaggiate le salsicce e gli arrosticini, spiedini di castrato o di pecora.
A Colledara invece il piatto più importante è la porchetta celebrata anche con una sagra che si tiene ogni anno in estate.
Tra le eccellenze locali cercate anche la Mortadella di Campotosto, Presidio Slow Food, preparata con tagli magri del suino insieme a una parte di pancetta. Se volete acquistarla fare scorte da Nonna Ina.

Tra i piatti tipici non perdete gli spaghetti alla chitarra con le pallottine o il timballo alla teramana.
Il primo è preparato con polpette di carne mista cotte nel sugo di pomodoro, mentre il secondo è un piatto tipico delle feste fatto con le scrippelle, una sorta di crepes salate, condite con ragù di carne e formaggio.

Leggi anche: il pecorino canestrato di Moliterno IGP

Dove mangiare i prodotti del Parco Nazionale del Gran Sasso

Se vi trovate nel Parco per qualche giorno dedicato alla montagna e allo sci, a Prati di Tivo fermatevi all’Agriturismo dei Prati per una pausa gustosa e rilassante o per fare scorta di eccellenze locali. Qui troverete le carni di agnello e pecora, formaggi di pecora freschi e stagionati, olio extravergine di oliva e anche cereali.
Sedendovi alla loro tavola assaporerete i piatti della tradizione, i salumi del posto e anche degli ottimi arrosticini.

Oltre che in un buon panino, potrete gustare la porchetta seduti al tavolo del ristorante La Fornace insieme ad altri piatti tipici come il timballo alla teramana e l’agnello preparato secondo la tradizione.

Per un assaggio un po’ particolare e diverso dai menù della zona andate a La Perla del Gran Sasso dove il piatto forte è la carne di papera preparata in ottimi ragù o anche in spezzatini.
Infine, per una degustazione completa non dimenticate di accompagnare il tutto con un calice di Montepulciano d’Abruzzo DOC.

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