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Italia del Vino. Il nuovo presidente e i progetti per il futuro

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«Il mio impegno per questo mandato è aumentare la rappresentanza di Italia del Vino di almeno cinque unità». Con queste parole Andrea Sartori, neo presidente di Italia del Vino, ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina alla Sede della Stampa Estera di Milano per presentare i progetti futuri dell’associazione

«Il mio impegno per questo mandato è aumentare la rappresentanza di Italia del Vino di almeno cinque unità. Dapprima guarderemo alle regioni non ancora “coperte” come l’Abruzzo, la Sardegna, l’Umbria e le Marche per poi rafforzare ulteriormente alcune realtà vinicole nazionali che richiedono una maggiore presenza, come la Toscana, il Piemonte, il Veneto e la Sicilia». Con queste parole Andrea Sartori, il nuovo presidente di Italia del Vino dallo scorso marzo, ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina alla Sede della Stampa Estera di Milano per presentare i progetti futuri dell’associazione.

Ad affiancare Andrea Sartori – classe 1959, quarta generazione della storica famiglia di produttori veronesi e guida di Italia del Vino – i vicepresidenti Roberto Corrà, direttore generale di Gruppo Italiano Vini, e Alberto Medici, contitolare della Medici Ermete & Figli. Tra gli obiettivi del Consorzio, che dal 2009 raggruppa dodici tra le aziende più importanti del settore, proseguire il lavoro fatto da Ettore Nicoletto, aumentando la presenza nel mercato interno, partecipando alle fiere più rilevanti del comparto e potenziando l’azione di educazione al bere italiano iniziata in Cina dal 2014.

Il mercato cinese, soprattutto la fascia medio-alta, per quanto non di facile accesso costituisce, infatti, uno sbocco cruciale per il settore vitivinicolo italiano. «Negli ultimi tempi – spiega il neo presidente Andrea Sartori –  la Cina sta investendo molto nel mondo del vino e sta cercando di indirizzare i consumi in quella direzione». Dato però il forte gap culturale tra i due Paesi l’unica strada percorribile, secondo Italia del Vino, per affermare il vino italiano in Cina è creare sinergie con settori merceologici, come ad esempio la moda, che rappresentano il made in Italy in tutto il mondo. La ristorazione e i prodotti italiani per gran parte del mercato cinese drammaticamente restano ancora, infatti, un orizzonte sconosciuto.

Ricerca continua di qualità delle produzioni, sostenibilità ambientale, rintracciabilità, condivisione di progettualità collettive e disponibilità a esplorare nuove opportunità. Sono questi i requisiti richiesti alle aziende che intendono entrare a far parte di Italia del Vino. Aspiranti soci, siete avvisati.

di Alessandra Cioccarelli

Chi è Italia del Vino

Italia del Vino - Consorzio è l'alleanza di dodici tra le più importanti realtà vitivinicole italiane. Consorzio privato nato nel 2009 si propone di rafforzare la presenza e l'immagine del vino italiano nel mondo e contribuire alla valorizzazione di questo prodotto, simbolo del nostro stile di vita. Queste le aziende aderenti: Banfi S.r.l, Cantina Lunae S.a., Cantine Ferrari Fratelli Lunelli S.p.A., Casa Vinicola Sartori S.p.A., Casa Vinicola Zonin S.p.A., Gruppo Italiano Vini, Librandi Antonio e Nicodemo Spa; Marchesi di Barolo, Medici Ermete & Figli S.r.l., Santa Margherita S.p.A, Società Agricola Drei Donà, Terredora S.a.

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