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La Rioja, la via del vino e dei pellegrini

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La Rioja, la più piccola regione della Spagna, è celebre per i suoi vini, ma è anche tanto altro. Fa parte integrante del Cammino di Santiago e come tale porta le tracce di una profonda spiritualità. In più è ricca di risorse culturali, artistiche e gastronomiche tutte da scoprire.

Nel cuore della Valle dell'Ebro c'e la più piccola tra le regioni della Spagna, la Rioja, che deve il nome al Rio Oja, uno degli otto fiumi che la attraversano. Abitata sin dalla Preistoria da comunità celtiberiche, sperimentò per settecento anni, a partire dal II secolo a.C., il dominio romano a cui seguì quello dei musulmani provenienti dall'Africa. Nel Medioevo la regione venne contesa dai regni di Castiglia, Navarra e Aragona e solo nel 1833 ottenne lo statuto di provincia, divenendo nel 1982 comunidad autonoma (regione). La capitale della regione spagnola della Rioja è Logroño, antica colonia prima romana poi araba, per molti secoli legata al regno di Castiglia.

Logroño e dintorni

Logroño è ricca di risorse artistiche, prime fra tutte le chiese, costruite a partire dall'annessione del territorio al regno di Castiglia. La principale è la quattrocentesca Cattedrale di Santa Maria della Redonda, sorta sulle ceneri di una chiesa romanica; di notevole interesse è il portale d'ingresso in stile rococò fiancheggiato da due torri barocche. La chiesa conserva un piccolo dipinto di Michelangelo raffigurante il Calvario di Cristo, la cui storia è assai pittoresca. Fu l'amica Vittoria Colonna a commissionare questo lavoro in ricordo del marito, il marchese Francesco Ferrante D'Avalos, scomparso nella battaglia di Pavia del 1525. Quando anche Vittoria morì, Michelangelo riprese in mano il lavoro, e onorò l'amica inserendola nel dipinto nelle vesti di Maria Maddalena.
Vale una visita il duecentesco tempio di San Bartolomé, un'armonica fusione fra stile romanico e gotico, alle cui spalle scorre il fiume Ebro, attraversato da un ponte risalente al 1183 e caro ai pellegrini di ieri e di oggi. Altro tesoro è la chiesa di Santa Maria de Palacio, celebre per l'imponente torre duecentesca meglio nota come Aguija (ago). La chiesa di Santiago risale invece al XVI secolo e venne costruita sulle rovine di un tempio romanico; è composta da un'unica e ampia navata e sulla facciata figura un'immagine di Santiago Matamoros, ovvero San Giacomo che uccide gli infedeli. Bello il centro della città, il Paseo del Espolon, con i suoi giardini, i viali fioriti, le statue e gli eleganti palazzi nobiliari, e belli anche Basti citare Ortigosa de Cameros con le sue suggestive grotte.
A La Rioja Baja, la parte orientale della regione, si trovano Calahorra, patria di Quintiliano, che ancora oggi mostra i segni della dominazione romana. Arnedo, ideale per lo shopping, è rinomata per l'industria calzaturiera, e ancora Arnedillo, sede di un centro termale immerso nella natura.

 

Il Cammino di Santiago 


Il Cammino di Santiago di Compostela è il percorso che sin dal Medioevo coinvolge i pellegrini diretti al santuario con la tomba di Giacomo il Maggiore. La storia di La Rioja è profondamente legata a questo culto e il territorio, costellato di antichi monasteri. A San Millan de la Cogolla sorgono i monasteri di Yuso e Suso, dichiarati nel 1997 dall'UNESCO patrimonio della umanità. Suso, il più antico, risale al X secolo e ospita la grotta dove visse l' eremita San Millan, sia le tombe dei reali di Navarra. La fondazione di Yuso è legata a un evento miracoloso. Si racconta che intorno al XI secolo il re García Sánchez, deciso a collocare le spoglie di San Millan nel monastero di San Maria Real, venne distolto dal suo intento da un evento soprannaturale: gli animali che trainavano il carro con le reliquie si bloccarono e risultò talmente impossibile smuoverli, così il sovrano decise di costruire un santuario dove i buoi si erano fermati. Nel chiostro di Yuso ci sono pregevoli opere pittoriche e una biblioteca che conserva le Glosse Emilianenses, il primo scritto in lingua castigliana. Lungo il Cammino di Santiago si torvano diversi altri luoghi di devozione, uno fra tutti è Santo Domingo de la Calzada, legato al culto di san Domenico, dove c'e una curiosa gabbia con un gallo e una gallina vivi, una falce e una ruota, a ricordo dei miracoli compiuti dal santo.

 

Ortaggi, vino e golmajerìa

 

La Rioja e un paradiso per gli amanti della buona cucina. I fiumi che la solcano la rendono fertile e ricca di primizie : dai cardi ai carciofi, dagli asparagi ai peperoni, dalle carote ai cavolfiori. I pascoli collinari forniscono carne di qualità alla base di numerose ricette tipiche, come l'agnello al sarmento, arrostito sulla brace ottenuta dei tralci di vite. Non mancano comunque squisite ricette a base di pesce, in particolare baccalà e trota. Non meno appetitosi sono i dolci, chiamati golmajerìa, termine derivato dall'arabo golmajo, che significa mangione. Molte ricette sono legate al mondo arabo e quindi fanno largo uso di zucchero, miele e frutta secca. E' il caso dei ferdelejos di Arnedo, una sorta dii gnocchi, preparati con un impasto di mandorle e olio. Tra le altre golosità: il marzapane di Soto en Cameros, a base di zucchero e mandorle tritate e i molletes di Santo Domingo, simili ai muffin.
La Rioja produce anche ottimi vini. La coltivazione della vite ha origini antichissime e lega il suo sviluppo tanto al lavoro dei monaci quanto alle caratteristiche del territorio: protetta a nord e a sud dalle montagne, e una zona privilegiata per coltivare la vite. Particolarmente pregiati sono i vini rossi, ra tutti il Tempranillo è stato il primo a ottenere la denominazione Calficada e viene valorizzato con itinerari turistici come quello della Vina Amable, sullo sfondo della valle dell'Ebro, tra Haro e Logroño. Un tour enologico non può non prevedere il Museo della Cultura del vino Dinastia Vivanco, presso il borgo medievale di Briones. La tappa successiva è il Calle de Laureldi Logrono, una via costellata di bar e locali in cui gustare i piatti tradizionali accompagnati dai vini riojani.


Turismo per tutti i gusti

 


La Rioja offre tante possibilità di intrattenimento.La zona montuosa è l'ideale per praticare escursioni, trekking, ciclismo e pesca, mentre nelle immediate vicinanze di Logroño si trovano strutture adatte agli appassionati di ogni sport. Per chi ama la neve ci sono i pendii di Valdezcaray, sul picco di San Lorenzo, il punto più alto della regione, nella Sierra della Demanda. El Rasillo è il paradiso degli sport acquatici, in particolare canottaggio e windsurf. La capitale ospita poi La Grajera, un esclusivo parco da golf situato in un incantevole parco.
Il calendario di La Rioja è ricco di eventi per tutti i gusti: a gennaio, a Logroño, si tiene Iberpop, festival dedicato alla musica; a giugno si svolge la tradizionale Danza de lo Zancos di Anguiano, una corsa sui trampoli nel cuore del paese. Tanti eventi celebrano il vino: nella capitale, in settembre e im programma La Vendemmia, kermesse dedicata alla conoscenza e alla storia del nettare di Bacco, mentre in giugno, ad Haro, si svolge l'originale Battaglia del vino in onore di San Felice, patrono del paese. La Rioja la via del vino e dei pellegrini
Madre de Dios, 21 Logroño.

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