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Leonardo Raspini primo direttore generale di Cecchi

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Per la prima volta la Cantina toscana si dota di un direttore generale che medi tra l’azienda-famiglia e le realtà esterne. Raspini è dotato di grande esperienza e dovrà gestire l’indotto proveniente da 300 ettari di vigneto e dal lavoro di 120 persone.
 

Cesare e Andrea Cecchi avevano fatto sempre tutto da soli e con ottimi risultati dato che, Cecchi, è diventata una cantina di valore riconosciuta in tutto il mondo. Oggi, però, i due fratelli si sono resi conto che nell’organigramma aziendale (che era già stato modificato a inizio anno con Cesare alla presidenza e Andrea nel ruolo di amministratore delegato), mancava un anello, un’interfaccia tra la famiglia-azienda e le varie realtà territoriali. Per questo motivo, dal primo settembre, la Cantina avrà un direttore generale: Leonardo Raspini.

Cinquant’anni, toscano, Raspini ha una grande esperienza sulle spalle: le Cantine Lungarotti, Tenimenti Angelini, Tenuta dell’Ornellaia sono solo alcune delle realtà in cui il manager si è fatto le ossa. «Da tempo avevamo intuito la necessità di avere in azienda un professionista d’alto profilo con il quale condividere gli aspetti dell’organizzazione aziendale dell’intera filiera: dal vigneto allo sviluppo commerciale», ha precisato Cesare Cecchi, sostenuto poi da Cesare: «Cercavamo una persona che comprendesse fino in fondo la somma dei nostri valori e condividesse il nostro futuro».

Raspini opererà in Toscana, nel Chianti Classico con le Tenute Villa Cerna e Villa Rosa e in Umbria, a Montefalco, con Tenuta Alzatura; si tratta complessivamente di 300 ettari vitati che danno lavoro a 120 persone per un fatturato annuo di 36 milioni di euro.
 
di Elena Caccia

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