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Sicurezza alimentare: un nuovo dottorato per Cattolica e Statale

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Presentato ieri, nella Sala Negri da Oleggio dell’Ateneo di largo Gemelli, il progetto interuniversitario che, in collaborazione con Miur e ministero della Salute e con il sostegno di EXPO 2015 SpA, formerà esperti sulle tematiche della sicurezza alimentare

Una scuola di dottorato internazionale per formare esperti in sicurezza alimentare. È questa la nuova sfida lanciata dall’Università Cattolica e Statale in concomitanza con Expo. Partirà, infatti, nella primavera del 2015 la prima attività della nascente Scuola interuniversitaria di alta formazione per la sicurezza alimentare, istituita dall’Università Cattolica e dall’Università degli Studi di Milano, con il sostegno di EXPO 2015 SpA, del ministero dell’Istruzione, dell’università, della ricerca e di quello della Salute.

L’iniziativa - presentata martedì 23 settembre nell’ambito del convegno “Sicurezza alimentare: quali competenze per il futuro?” presso la Sala Negri da Oleggio dell’Ateneo di largo Gemelli – ha come ambizioso obiettivo lo sviluppo di nuove professionalità, all’altezza dei rilevanti cambiamenti che in tutto il pianeta vive la filiera agro-alimentare.

«La Scuola potrebbe diventare l’eredità dell’Expo milanese dedicato ai temi dell’alimentazione - ha spiegato nell’apertura dell’incontro il rettore della Cattolica Franco Anelli -: un risultato “permanente” legato alla mission tipica delle università, in termini di strutture di formazione e ricerca, frutto di collaborazioni che si consolidano nel tempo». Fine ultimo del progetto la creazione di un modello formativo integrato, focalizzato su argomenti specifici della food safety: «Non vogliamo fare i tuttologi  - ha puntualizzato il rettore della Statale Gianluca Vago, sottolineando il ruolo determinante di una collaborazione interuniversitaria - ma concentrarci sul tema specifico della sicurezza alimentare, evitando il vizio accademico di spaziare in altri campi».

L’attività formativa sarà articolata in differenti livelli: dottorati, master, corsi executive e summer school, che accompagneranno i sei mesi dell’Esposizione Universale. Destinatari di questi percorsi, potranno essere, a seconda delle tipologia di attività, studenti di PhD, manager di aziende del settore e funzionari delle agenzie di sicurezza alimentare. Al termine della conferenza Alberto Mina, direttore delle relazioni esterne e istituzionali di Padiglione Italia dell’EXPO Milano 2015, ha assicurato il proprio impegno nella promozione del progetto, nel corso degli incontri con i commissari di tutti i Paesi partecipanti all’esposizione: «La scommessa di Expo, infatti, non è solo creare opportunità professionali ma anche generare nuove professionalità in un’epoca che si appresta a incontrare sfide inedite».

di Alessandra Cioccarelli

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