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Vendemmia 2014 colpita da funghi e maltempo: raccolto -12%

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Secondo le ultime stime della Coldiretti il calo del raccolto previsto si attesta attorno al 12% rispetto alla vendemmia 2013. A dispetto della flessione però resta alta la qualità: oltre il 40% della produzione sarà costituito da bottiglie DOC e DOCG

Un'annata sfortunata si prospetta per i produttori di vino. Funghi e cattive condizioni meteo i fattori che hanno influito negativamente sulla vendemmia 2014. «Una vendemmia che - spiega Rolando Manfredini, responsabile qualità Coldiretti - presenta una situazione diversificata sul territorio del Belpaese. Certo le notizie negative di alcune zone si sovrappongono a quelle positive di altre e per avere il quadro completo della situazione bisogna aspettare ancora qualche giorno».

Secondo il parere degli esperti della Fondazione Edmund Mach (Fem) di San Michele all'Adige, il più importante centro di ricerca scientifica, sperimentazione, consulenza e servizio alle imprese dell'enologia italiana «per ora a soffrire di più sono le varietà più precoci, come il pinot grigio e lo chardonnay. Mentre stanno soffrendo di meno le varietà poste in altitudine come il muller thurgau o a bacca rossa come il cabernet o il merlot».

Al momento il calo del raccolto previsto dalla Fem si attesterebbe attorno al 12% rispetto al 2013 anche se questo dato «va comparato però - ci tiene a precisare  il responsabile di Unità Viticoltura Maurizio Bottura - con un raccolto, quello dell'anno scorso, che è stato di portata molto positiva. Quindi si può dire che, per ora, se la situazione rimane così potremmo rientrare almeno per la quantità nella media».

Botrite e marciume acido i due principali problemi evidenziati finora. «La prima - spiega Bottura - è una malattia di tipo fungino il cui sviluppo è stato favorito dalle piogge che da metà giugno hanno colpito un po' ovunque. La seconda è una conseguenza della botrite, caratterizzata da batteri su cui si insedia la drosophila melanogaster. In prossimità della vendemmia poi aumentando la quantità zuccherina della bacca e calando l'acidità, si creano condizioni ancora più favorevoli alle malattie. (…) ci sono sui vitigni grappoli con acini turgidi e soggetti a possibili rotture dove si insedia la botrite e si formano ossidi nocivi. Bisogna fare una cernita e buttare a terra l'uva attaccata dal fungo».

Per il mondo del vino arrivano però anche buone notizie. Se in termini quantitativi è prevista una flessione del raccolto, la qualità media della vendemmia sarà decisamente alta. Oltre il 40% della produzione, stando alle stime della Coldiretti, sarà destinata  ai 332 vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) e ai 73 a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Un altro 30% verrà impiegata per i 118 vini a Indicazione Geografica Tipica (IGT) e il restante 30% quelli da tavola. Il tutto a beneficio della crescita economica e occupazionale del Paese, soprattutto per giovani, donne e immigrati.

La vendemmia 2014, secondo la Coldiretti, coinvolgerà nel complesso 650mila ettari di vigne (dei quali 480mila DOCG, DOC e IGT) e oltre 200mila aziende vitivinicole per un fatturato di 9,5 miliardi di euro solo con la vendita del vino e un'occupazione complessiva di 1,25 milioni di persone.

di Alessandra Cioccarelli

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