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Il Parco Nazionale della Sila e la cucina di montagna

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Se siete alla ricerca di un itinerario che possa ricaricarvi sotto ogni punto di vista con un occhio di riguardo alla buona tavola, il Parco Nazionale della Sila, che si estende tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, è un’ottima scelta per tutta la famiglia.
 

SCHEDA ITINERARIO

Un percorso tra gusti genuini e natura selvaggia

 
Se siete alla ricerca di un itinerario che possa ricaricarvi sotto ogni punto di vista con un occhio di riguardo alla buona tavola, il Parco Nazionale della Sila, che si estende tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, è un’ottima scelta per tutta la famiglia.
Aria salubre e pace dei boschi per escursioni, ciaspolate o per una giornata sugli sci, ma soprattutto non manca l’accoglienza e la buona tavola. Gli abitanti della Sila vi convinceranno ad assaggiare tutto ciò che passa dalle loro cucine e vi conquisteranno a colpi di tagliatelle ai funghi, Caciocavallo DOP, patate della Sila e salumi fatti in casa.

Cosa vedere nel Parco Nazionale della Sila

Le attività del Parco non lasciano spazio alla noia e di sicuro non vi lasceranno mai a stomaco vuoto!
Oltre alle escursioni in cui non può mancare uno spuntino al sacco con formaggi e salumi, potrete fare un tour in battello o in canoa sul lago Cecita o Arvo e concedervi un po’ di adrenalina al parco Silavventura. Dopo aver trascorso la notte nelle casette sugli alberi, al sabato o domenica mattina non perdete l’esperienza unica del Treno della Sila, un trenino a vapore del 1920 che vi porterà da Moccone a Camigliatello tra boschi e campi di patate. A bordo sarete accompagnati da musica tradizionale dal vivo e una merenda a base di cullurielli, tipiche frittelle di pasta lievitata a base di patate, passate poi nello zucchero.
 
Per i più piccoli sarà divertente visitare una fattoria didattica come l’Agriturismo Fattoria Biò in cui vedere da vicino il maiale nero di Calabria, le pecore o le vacche podoliche, ma anche scoprire come si fa il formaggio, il pane, i salumi e la pasta.
Anche i grandi non rimarranno delusi: durante la visita, potrete assaggiare la ricotta di pecora ancora calda prima di mettervi a tavola con un menù a base di prodotti tipici e biologici dell’azienda.
 
Per un pic nic tra i boschi c’è la Fossiata, area attrezzata sul lago Cecita e poi godetevi una passeggiata tra cultura e natura al Centro Visita, Cupone, sede di musei all’aria aperta, e centri per l’ambientamento e diffusione del lupo, animale simbolo del parco, ma anche di tanti altri animali selvatici.

I piatti e i prodotti tipici silani da non perdere

Se visitate il Parco Nazionale della Sila tanti sono gli appuntamenti con il gusto da non perdere e tutti hanno in comune l’origine locale, i sapori genuini e una lunga tradizione alle spalle.
 
Il “paninazzo” con la salsiccia grigliata è un’istituzione a Camigliatello, il paese più conosciuto e turistico della zona. Preparatevi ad assaporare un panino farcito con tutta la tradizione della Sila tra salsiccia, caciocavallo, patate, salse piccanti, e qualunque altra delizia locale riusciate a immaginare.
 
Sila vuol dire patate e in qualunque ristorante troverete gli irresistibili piatti tipici che hanno questo ingrediente come protagonista: patate ‘mpacchiuse, peperoni e patate, funghi porcini o rositi con patate al forno e anche la tradizionale pasta e patate ara tjieddra.
 
Tra i formaggi troverete scelta tra Caciocavallo DOP e provola, ricotta fresca o stagionata e l’imperdibile burrino: un formaggio a pasta filata ripieno di burro.
 
I salumi a base di salame nero potrete assaggiarli in tutti i ristoranti, ma per una cantina d’eccezione fermatevi al ristorante La Tavernetta. Troverete una cucina gourmet, ma anche piatti tradizionali come il capretto con patate al forno.
 
Per una merenda rapida a Camigliatello c’è la salumeria F.lii Falcone: avrete l’imbarazzo della scelta tra capicollo, soppressata DOP, spianata e salsiccia tradizionale.
 
Sapete qual è la differenza tra soppressata e spianata?
Entrambi sono insaccati a base di carne di maiale con la forma appiattita e avvolti da un budello naturale, ma cambia la modalità preparazione. 
La soppressata è preparata solo con tagli magri del maiale, viene tagliata esclusivamente a coltello e può essere arricchita con pepe nero o peperoncino e finocchietto selvatico.  La sua stagionatura dura circa 40 giorni.
La spianata o schiacciata è preparata macinando finemente la carne di maiale a cui viene aggiunto del lardo e peperoncino. Una volta insaccata la sua stagionatura dura circa 4 mesi.
 

I piatti e i prodotti tipici silani da non perdere

Se visitate il Parco Nazionale della Sila tanti sono gli appuntamenti con il gusto da non perdere e tutti hanno in comune l’origine locale, i sapori genuini e una lunga tradizione alle spalle.
 
Il “paninazzo” con la salsiccia grigliata è un’istituzione a Camigliatello, il paese più conosciuto e turistico della zona. Preparatevi ad assaporare un panino farcito con tutta la tradizione della Sila tra salsiccia, caciocavallo, patate, salse piccanti, e qualunque altra delizia locale riusciate a immaginare.
 
Sila vuol dire patate e in qualunque ristorante troverete gli irresistibili piatti tipici che hanno questo ingrediente come protagonista: patate ‘mpacchiuse, peperoni e patate, funghi porcini o rositi con patate al forno e anche la tradizionale pasta e patate ara tjieddra.
 
Tra i formaggi troverete scelta tra Caciocavallo DOP e provola, ricotta fresca o stagionata e l’imperdibile burrino: un formaggio a pasta filata ripieno di burro.
 
I salumi a base di salame nero potrete assaggiarli in tutti i ristoranti, ma per una cantina d’eccezione fermatevi al ristorante La Tavernetta. Troverete una cucina gourmet, ma anche piatti tradizionali come il capretto con patate al forno.
 
Per una merenda rapida a Camigliatello c’è la salumeria F.lii Falcone: avrete l’imbarazzo della scelta tra capicollo, soppressata DOP, spianata e salsiccia tradizionale.
 
Sapete qual è la differenza tra soppressata e spianata?
Entrambi sono insaccati a base di carne di maiale con la forma appiattita e avvolti da un budello naturale, ma cambia la modalità preparazione. 
La soppressata è preparata solo con tagli magri del maiale, viene tagliata esclusivamente a coltello e può essere arricchita con pepe nero o peperoncino e finocchietto selvatico.  La sua stagionatura dura circa 40 giorni.
La spianata o schiacciata è preparata macinando finemente la carne di maiale a cui viene aggiunto del lardo e peperoncino. Una volta insaccata la sua stagionatura dura circa 4 mesi.

 


 

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