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Riso con nocciole di Giffoni e Castelmagno DOP

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Riso con nocciole di Giffoni e Castelmagno DOP
La ricetta del risotto al Castelmagno con nocciole piemontesi tritate te la insegna lo chef Stefano De Gregorio, che di ri...
  • 5 min
  • 20 min
  • 4 pers.

Ingredienti

Ingredienti per quattro persone:
  • 240 g di riso Carnaroli
  • 100 g di Nocciola di Giffoni IGP sgusciata Sapori&Dintorni Conad
  • 80 g di Castelmagno DOP
  • 30 g di Parmigiano Reggiano
  • una noce di burro
  • 1 l di brodo vegetale
  • sale e pepe q.b.

Procedimento

Procedimento per il risotto al Castelmagno DOP:
  1. In una casseruola, tostare il riso,
  2. salare leggermente,
  3. bagnare con brodo vegetale e cuocere per 16 minuti mescolando continuamente e aggiungendo il brodo quando si asciuga
  4. Nel frattempo, tritare grossolanamente le nocciole
  5. Trascorso il tempo di cottura del riso, spegnere il fuoco e aggiungere Castelmagno e Parmigiano grattugiati, burro, mantecare e regolare di sale
  6. Impiattare aggiungendo sopra al riso le nocciole tritate e servire caldo
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La ricetta del risotto al Castelmagno con nocciole piemontesi tritate te la insegna lo chef Stefano De Gregorio, che di risotti ne ha preparati tanti e ci ha raccontato tutti i segreti per prepararne di magnifici e buonissimi, con ingredienti semplici, tipici e d'eccellenza, che portano a tavola tutta la bontà del Piemonte. Come la nocciola di Giffoni e il Castelmagno DOP. Le prime danno la parte croccante al piatto, il secondo aggiunge cremosità e morbidezza.

Vuoi scoprire tutti i trucchi per preparare un risotto perfetto? Leggi la nostra Scuola di Cucina e ricorda le tre regole principali:
  1. Il riso deve essere Carnaroli o Vialone Nano perché rilasci la giusta quantità di amido durante cottura;
  2. Il brodo vegetale va preparato in casa e solo con prodotti di stagione perché sia saporito;
  3. La mantecatura va fatta a fuoco spento, altrimenti il formaggio grattugiato diventa grumoso.

Il Castelmagno DOP

Si dice che Carlo Magno ne evitasse la parte più vicina alla crosta, ma una volta istruito sulle corrette modalità di consumo, il castelmagno divenne una presenza irrinunciabile sulla sua tavola. Formaggio legato a molte leggende, il Castelmagno ha un sapore delicato che diventa più intenso e piccante mano a mano che aumentano i mesi di stagionatura. Al proprio gusto la scelta, quindi, di prenderlo a breve, media o lunga stagionatura.

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