Dalla raclette all'Abricotine. Le tentazioni (golose) del Vallese
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Raclette, carne secca, pane di segale, cotoletta alla vallesana, Abricotine, Williamine e chi più ha più ne metta. A tavola il Vallese, tra i più soleggiati cantoni della Svizzera oltre che rinomata stazione del turismo invernale, offre davvero l’imbarazzo della scelta. Una gastronomia di qualità che merita di essere provata, come ha fatto Saporie.com durante un recentissimo viaggio
Raclette, carne secca, pane di segale, cotoletta alla vallesana, Abricotine, Williamine e chi più ha più ne metta. A tavola il Vallese, tra i più soleggiati cantoni della Svizzera oltre che rinomata stazione del turismo invernale, offre davvero l’imbarazzo della scelta. Una gastronomia di qualità che merita di essere provata, come ha fatto Saporie.com durante un recentissimo viaggio.
Che la gustiate in un tipico rifugio di montagna o in un ristorante di alto livello, la raclette du Valais AOP rappresenta la quintessenza della convivialità. Ideata dal vallesano Léon, che si racconta riscaldò a colazione un pezzo di formaggio sul fuoco, questa gustosa pietanza è ottenuta fondendo mezze forme di formaggio – da manuale l’autentico formaggio da raclette del Vallese Dop a latte crudo - ed è servita di norma accompagnata da patate, cetriolini e cipolline. Ideale in abbinamento a un calice di Fendant, vino bianco tipico del Vallese ottenuto con le uve del vitigno Chasselas.
Altra specialità irrinunciabile è la carne secca del Vallese Igp, una delizia locale ottenuta tramite antiche tecniche di messa sotto sale ed essiccatura. Molto frequente l’accompagnamento con il caratteristico pane di segale Dop del Vallese, che si è guadagnato la denominazione di presidio Slow Food, noto per la sua mollica umida e il sapore piacevolmente acidulo. Pane lievitato naturalmente (12 ore con pasta madre) spesso è proposto anche nella variante con le noci o le albicocche. Vera prelibatezza locale, anche se meno nota ai più, è lo zafferano dell’altopiano di Mund, preziosa spezia che vanta in questa zona una coltivazione dalla tradizione plurisecolare e che dal 2004 ha ottenuto la Dop. Ottima per condire primi piatti come risotto o tagliatelle, ma anche per aromatizzare ministre, pane e acquavite.
Fiore all’occhiello del Vallese è anche l’albicocca, frutto noto per la sua polpa dolce e succosa, che è giunto in Svizzera dall’Estremo Oriente poco dopo il Quattrocento e ha trovato qui il terreno ideale di sviluppo. La varietà predominante è la Luizet, dal nome del botanico francese che agli inizi dell’Ottocento iniziò a coltivarla nella valle del Rodano. Da questa varietà è ottenuta l’Abricotine, famoso distillato di nocciolo di albicocche diventato dagli anni Settanta una vera e propria eccellenza svizzera. Un altro distillato molto popolare e di altrettanto pregio è Eau-de-vie de poire du Valais AOC, o più semplicemente Williamine, ottenuto dalla pera Williams, la varietà più coltivata del Vallese. Questi due frutti sono molto impiegati anche per la preparazione di deliziosi succhi con succo puro della polpa, senza conservanti e zucchero aggiunti. Un capitolo a parte meritano invece i vini. Non tutti sanno forse che il cantone del Vallese, con più di 5000 ettari, è la più grande regione vitivinicola svizzera, nonché zona di produzione di etichette pluripremiate. Pinot Noir, Chasselas e Gamay le tre principali varietà allevate che coprono l’85% dell’intera superficie vitivincola, anche se varietà come Marsanne Blanche e Syrah stanno godendo di una crescente popolarità. Affianco al già citato Fendant, bianco di spicco del vallese, e al Dôle, il più celebre rosso del Cantone, tra i vini più rari e preziosi del Vallese troviamo, per quanto riguarda i bianchi, quelli ottenuti da Arvine, Amigne, Païen/Heida e Humagne Blanche, oppure, a livello di rossi, quelli provenienti da Cornalin e Humagne Rouge.
DOVE GUSTARE LE SPECIALITÀ VALLESANE...
GITZ –GÄDI
Furi
3920 Zermatt
Tel. + 41 (0)27 966 28 00
www.hotelsilvana.ch
Da provare la cotoletta alla vallesana – piatto tipico a base di maiale, formaggio e pomodoro – accompagnata dal tipico rösti. Ottime anche le zuppe.
LE MAYEN
Rue Louis-Antille 9
Crans-Montana
Tel. +41 27 481 29 85
www.mayen.ch
Tra i piatti della casa spiccano la raclette d’alpeggio preparata al fuoco di legna, la chinoise e la bourguignonne.
Le Relais de Colombire
Angela Masciulli Bernasconi
Route de Colombire 2
3963 Crans-Montana
Tel. +41 79 22 93 594
www.colombire.ch
Immancabile l’assaggio della Cholera – ricco pasticcio a base di patate, formaggio, mele, pere e speck – piatto non facile da trovare al ristorante. Squisita anche la raclette d’alpeggio con formaggio prodotto in loco.
Foto di swiss - image.ch - Credits Cristian Perret
Testo di Alessandra Cioccarelli
Raclette, carne secca, pane di segale, cotoletta alla vallesana, Abricotine, Williamine e chi più ha più ne metta. A tavola il Vallese, tra i più soleggiati cantoni della Svizzera oltre che rinomata stazione del turismo invernale, offre davvero l’imbarazzo della scelta. Una gastronomia di qualità che merita di essere provata, come ha fatto Saporie.com durante un recentissimo viaggio.
Che la gustiate in un tipico rifugio di montagna o in un ristorante di alto livello, la raclette du Valais AOP rappresenta la quintessenza della convivialità. Ideata dal vallesano Léon, che si racconta riscaldò a colazione un pezzo di formaggio sul fuoco, questa gustosa pietanza è ottenuta fondendo mezze forme di formaggio – da manuale l’autentico formaggio da raclette del Vallese Dop a latte crudo - ed è servita di norma accompagnata da patate, cetriolini e cipolline. Ideale in abbinamento a un calice di Fendant, vino bianco tipico del Vallese ottenuto con le uve del vitigno Chasselas.
Altra specialità irrinunciabile è la carne secca del Vallese Igp, una delizia locale ottenuta tramite antiche tecniche di messa sotto sale ed essiccatura. Molto frequente l’accompagnamento con il caratteristico pane di segale Dop del Vallese, che si è guadagnato la denominazione di presidio Slow Food, noto per la sua mollica umida e il sapore piacevolmente acidulo. Pane lievitato naturalmente (12 ore con pasta madre) spesso è proposto anche nella variante con le noci o le albicocche. Vera prelibatezza locale, anche se meno nota ai più, è lo zafferano dell’altopiano di Mund, preziosa spezia che vanta in questa zona una coltivazione dalla tradizione plurisecolare e che dal 2004 ha ottenuto la Dop. Ottima per condire primi piatti come risotto o tagliatelle, ma anche per aromatizzare ministre, pane e acquavite.
Fiore all’occhiello del Vallese è anche l’albicocca, frutto noto per la sua polpa dolce e succosa, che è giunto in Svizzera dall’Estremo Oriente poco dopo il Quattrocento e ha trovato qui il terreno ideale di sviluppo. La varietà predominante è la Luizet, dal nome del botanico francese che agli inizi dell’Ottocento iniziò a coltivarla nella valle del Rodano. Da questa varietà è ottenuta l’Abricotine, famoso distillato di nocciolo di albicocche diventato dagli anni Settanta una vera e propria eccellenza svizzera. Un altro distillato molto popolare e di altrettanto pregio è Eau-de-vie de poire du Valais AOC, o più semplicemente Williamine, ottenuto dalla pera Williams, la varietà più coltivata del Vallese. Questi due frutti sono molto impiegati anche per la preparazione di deliziosi succhi con succo puro della polpa, senza conservanti e zucchero aggiunti. Un capitolo a parte meritano invece i vini. Non tutti sanno forse che il cantone del Vallese, con più di 5000 ettari, è la più grande regione vitivinicola svizzera, nonché zona di produzione di etichette pluripremiate. Pinot Noir, Chasselas e Gamay le tre principali varietà allevate che coprono l’85% dell’intera superficie vitivincola, anche se varietà come Marsanne Blanche e Syrah stanno godendo di una crescente popolarità. Affianco al già citato Fendant, bianco di spicco del vallese, e al Dôle, il più celebre rosso del Cantone, tra i vini più rari e preziosi del Vallese troviamo, per quanto riguarda i bianchi, quelli ottenuti da Arvine, Amigne, Païen/Heida e Humagne Blanche, oppure, a livello di rossi, quelli provenienti da Cornalin e Humagne Rouge.
DOVE GUSTARE LE SPECIALITÀ VALLESANE...
GITZ –GÄDI
Furi
3920 Zermatt
Tel. + 41 (0)27 966 28 00
www.hotelsilvana.ch
Da provare la cotoletta alla vallesana – piatto tipico a base di maiale, formaggio e pomodoro – accompagnata dal tipico rösti. Ottime anche le zuppe.
LE MAYEN
Rue Louis-Antille 9
Crans-Montana
Tel. +41 27 481 29 85
www.mayen.ch
Tra i piatti della casa spiccano la raclette d’alpeggio preparata al fuoco di legna, la chinoise e la bourguignonne.
Le Relais de Colombire
Angela Masciulli Bernasconi
Route de Colombire 2
3963 Crans-Montana
Tel. +41 79 22 93 594
www.colombire.ch
Immancabile l’assaggio della Cholera – ricco pasticcio a base di patate, formaggio, mele, pere e speck – piatto non facile da trovare al ristorante. Squisita anche la raclette d’alpeggio con formaggio prodotto in loco.
Foto di swiss - image.ch - Credits Cristian Perret
Testo di Alessandra Cioccarelli