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Vienna, imperatrice d'Europa

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Senza rinunciare al passato, Vienna ha fatto un balzo nel futuro e lo vive in un entusiasmante presente, ricco di fermenti. Così come era già accaduto tra la fine Ottocento e i primi decenni del Novecento quando Vienna era il centro culturale della Mitteleuropa, la capitale di un regno composto da 15 nazioni in cui risiedevano ben 51 milioni di abitanti. Era l'epoca del cosiddetto Modernismo Viennese, in cui la vita culturale e intellettuale della città conobbe, negli ambiti della musica, della letteratura e della pittura, un periodo di grande splendore. Fu allora che si assistette anche alla fioritura dei caffè letterari, della Secessione Viennese e degli eleganti salotti. Un'atmosfera irripetibile che con il passare degli anni era andata sfumando nell'immagine un po' stereotipata di una Vienna elegante ma un po' sdolcinata. Una bella addormentata, che sognava nostalgie imperiali, cullata dalle note dei valzer. Ma dalla metà degli anni Novanta la principessa si e improvvisamente risvegliata, con una gran voglia di vivere. Intensamente.
Tutto il bello del passato è rimasto, ma la città si e aperta anche al nuovo, diventando un punto strategico per una società in movimento. E' così che e tornata a essere brillante, culla di iniziative, capitale del design e dell'innovazione. Ma senza perdere un grammo del suo fascino, anzi aggiudicandosi il più ambito dei premi per una città moderna. Infatti, è considerata la città con la migliore qualità di vita del mondo. Un sondaggio che la società di consulenza Mercer svolge una volta all'anno per stimare la qualità di vita di 215 metropoli al mondo ha messo Vienna in testa alla classifica del 2009: Vienna si è guadagnata il primo posto in paragone alle altre città a livello internazionale. Per valutare la qualità di vita di ogni metropoli sono stati applicati 39 criteri. Tra di essi ci sono il clima politico, sociale ed economico, l'assistenza sanitaria, le opportunità in campo formativo e le infrastrutture, tra cui la rete dei trasporti pubblici e l'approvvigionamento elettrico e idrico. Inoltre sono state messe a confronto le offerte ricreative come ristoranti, teatri, cinema, possibilità di praticare attività sportive, disponibilità di beni di consumo, dagli alimentari alle autovetture, nonché le condizioni ambientali dagli spazi verdi all'inquinamento atmosferico. Ovvero, un paradiso per i fortunati abitanti e per i turisti.

Una gita in tram
Un bel modo per cominciare a visitare Vienna e farsene un'idea generale può essere salire sul nuovo Vienna-Ring-Tram, che percorre tutti i giorni dalle 10 alle 18 (in luglio e agosto dalle 10 alle 19) la Ringstrasse in senso orario. Nei vagoni, dotati di 35 posti a sedere, degli schermi LCD forniscono informazioni sugli edifici situati lungo il percorso e con le cuffiette si possono ascoltare le spiegazioni in più lingue. Il tram fa sosta in diversi punti, permettendo ai passeggeri di salire o scendere a loro piacimento. Per l'utilizzo di questo tram sono previsti biglietti per un giro della Ringstrasse (mezz'ora, 6 euro, bambini 4 euro) o per 24 ore (9 euro, ridotti: 5 euro). (www.wienerlinien.at).

Luoghi mistici e misteriosi
Soprattutto d'inverno, quando le giornate sono più corte e Vienna appare come avvolta da un alone di misticismo e di mistero, visitare le numerose chiese della città, con il loro profumo di candele e d'incenso, assume un fascino particolare. Il Duomo di Santo Stefano, per esempio, la più importante costruzione austriaca dell'epoca romanica, non ospita solamente tutta una serie di favolosi tesori artistici, ma e anche una vera e propria miniera per gli appassionati della mistica dei numeri e delle scritture segrete. Anche la piazza, Stephansplatz, dove sorge il Duomo, che i viennesi chiamano anche familiarmente "Steffl" viene utilizzata come luogo di culto da tempi antichissimi. Accanto all'altare maggiore si trova il sarcofago in marmo rosso dell'imperatore Federico III (1415-1493) sul quale sono incise le cinque vocali dell'alfabeto romano. A.E.I.O.U., una sorta di monogramma mistico scelto dall'imperatore per il suo stemma. Egli lo aveva fatto incidere anche sulla sua argenteria e lo si ritrova in numerosi edifici fatti costruire da Federico III. Esistono ben 300 diverse interpretazioni di questa serie di vocali, la più nota e: "Austria erit in orbe ultima" (l'Austria sarà l'ultima (a sopravvivere) al mondo).
La chiesa di St. Michael (Michaelerkirche), nel cuore del 1° distretto, è una delle più antiche di Vienna. Nel XIII secolo questa chiesa era, accanto a quella di St. Stephan e a quella annessa al Convento degli scozzesi Schottenstift, una delle tre parrocchie della città. E qui fu rappresentato per la prima volta, poco dopo la morte del compositore, il "Requiem" di Mozart. La chiesa è nota soprattutto per la sua cripta nella quale le salme, grazie alle particolari condizioni microclimatiche, non si decompongono ma si mummificano naturalmente. Ancora oggi si possono vedere centinaia di bare decorate con raffigurazioni di fiori e di teschi e salme mummificate, alcune delle quali indossano abiti barocchi e parrucche. Tra i defunti più illustri sepolti nella cripta va ricordato Pietro Metastasio, che fu anche l'autore dei libretti delle opere di Mozart. Delle misurazioni geomantiche hanno dimostrato che la chiesa è stata eretta sopra delle falde acquifere situate a notevole profondità. E' possibile che le persone più "sensibili" riescano ad avvertire, nell'area del pulpito della Michaelerkirche, un'energia rivitalizzante.
A chi è dedito alla contemplazione si consiglia di sedersi sull'antica panchina dei monaci, la Mönchsbank, nella Kreuzkapelle. Secondo gli esperti si tratta di un luogo estremamente propizio alla meditazione (1., Michaelerplatz U3: Herrengasse, Tel. 533 80 00; apertura tutti i giorni 7-22; per visite guidate alla cripta: Tel. 0650 533 8003). Molto suggestiva è la Chiesa dei Cappuccini (Neuer Markt 1), donata all'ordine, nel 1618, dall'imperatrice Anna, dedicata a Santa Maria degli Angeli. Sul lato sinistro, nella Tegetthoffstrasse 2, si apre il portone d'accesso alla Kaisergruft (la Cripta degli Imperatori o Cripta dei Cappuccini). Dal 1633 ospita, con poche eccezioni, le tombe degli imperatori e delle imperatrici dell'Austria nonché di altri membri della famiglia imperiale. Nei sepolcri riposano solo i corpi imbalsamati, senza viscere (conservate nelle catacombe di S. Stefano) e senza i cuori (custoditi nella cripta della chiesa degli Agostiniani). Le tombe più famose sono quelle di Maria Teresa e del marito Francesco I (la più imponente); di Francesco II, l'ultimo imperatore del Sacro Romano Impero, che riposa accanto alla sue quattro mogli; di Mattia Corvino e della moglie Anna (i fondatori della cripta); di Francesco Giuseppe, che riposa tra la moglie Sissi (assassinata a Ginevra nel 1898) e il figlio Rodolfo, principe ereditario suicidatosi nel 1889 a Mayerling. (La cripta imperiale e aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 15.30).
E sempre viaggiando tra misteri e leggende anche i draghi sono di casa a Vienna. Per una misteriosa ragione nelle vicinanze delle linee tettoniche che attraversano la città si riconoscono sugli edifici raffigurazioni di draghi. Sul palazzo in Schönlaterngasse 7, nel centro storico, per esempio, si vede una creatura che ricorda un drago: e un basilisco. Questo animale leggendario, un misto tra serpente e gallo, possedeva, secondo la mitologia, un respiro velenoso e fatale, e con lo sguardo era in grado di pietrificare o persino uccidere le persone. Una delle più antiche leggende viennesi narra di un basilisco che nel 1212 terrorizzava la popolazione della città. Sembra che avesse la sua tana proprio nel pozzo della casa in Schönlaterngasse. Un giorno un coraggioso garzone di panettiere si calò nel pozzo con uno specchio. Il basilisco, vedendo la propria immagine riflessa, si pietrificò all'istante. Ancora oggi la sua immagine e una targa ricordano la vicenda. E se volete fare un pieno di energia concedevi una passeggiata nei boschi che circondano Vienna.
Uno dei luoghi migliori a questo scopo è la cappella di Sissi (Sisi-Kapelle) che si trova sui pendii boscosi del XIX distretto. La cappella neogotica fu eretta in onore delle nozze di Elisabetta e Francesco Giuseppe I nel 1854. Esperti di geomanzia hanno scoperto che le energie che caratterizzano questo luogo mistico si concentrano non tanto nella cappella, ma sulle scale che vi conducono. Basta provare… l'itinerario asburgico.
Ma il classico tour viennese, soprattutto per chi ci va per la prima volta, rimane quello in cui si segue l'itinerario asburgico, ricco di sontuose vestigia e curiosità. Al primo posto i palazzi imperiali. Il Hofburg è stato residenza degli Asburgo fino al 1918. Nato come castello medievale (di quel periodo rimane solo la cappella, la Burgkapelle) si è sviluppato nel tempo in una magnifica residenza dai grandi stili architettonici, che vanno dal gotico al Liberty. Quasi una piccola città, una corte che comprendeva palazzi e giardini, torri e fortezze, scuderie e cappelle. Oggi l'enorme complesso è sede della Österreichische Nationalbibliothek (Biblioteca Nazionale), del Schatzkammer (Tesoro Imperiale) e ospita una collezione di strumenti musicali, una di armi storiche, il Museum für Völkerkunde (Museo Etnografico) e la famosa Spanische Hofreitschule (scuola di equitazione spagnola). In una bellissima area in vetro art-deco e ospitata una splendida collezione di farfalle esotiche. Da non perdere la visita agli Appartamenti reali e al Museo di Sissi. Da non mancare la messa domenicale nella cappella medioevale, per ascoltare le voci bianche dei ragazzi del coro di Vienna. Costruito per competere con la corte francese di Versailles il Castello di Schönbrunn, era residenza estiva della famiglia imperiale. Situato in quella che nel Cinquecento era un'area adibita alla caccia diventò, con i suoi edifici circostanti e il grande parco, uno dei monumenti più significativi dell'Austria. Affascinante e anche il bellissimo è grande parco in stile barocco con labirinti, la serra più grande d'Europa in vetro e metallo (Palmenhaus) e il giardino zoologico. Dal 1996 Schönbrunn fa parte del patrimonio UNESCO. Belvedere era, invece, la residenza estiva stile del principe Eugenio di Savoia, che fu grande consigliere di Giuseppe. E' uno dei castelli barocchi più belli al mondo, divenuto oggi uno dei musei più importanti, con collezioni permanenti che coprono un arco di tempo che va dal medioevo fino ai tempi moderni. E' formato due grandi edifici situati nel mezzo di uno splendido parco. I due edifici sono chiamati Belvedere inferiore (unteres) e Belvedere superiore (oberes): nel primo è ospitato il Museo Barocco, che un tempo erano sontuose camere e sale di rappresentanza (come la Sala di marmo ornata da magnifici affreschi e la sala del Gabinetto d'Oro), il Museo d'Arte medioevale e i giardini, al di poco splendidi. Nel Belvedere superiore, sono ospitati, la Galleria d'arte austriaca in cui è esposto il famoso Il Bacio di Klimt e il Museo di Storia militare. Vienna imperatrice d'Europa
Albertinaplatz, 1
Vienna
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