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Ancona e la tradizione dello stoccafisso

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Ancona è una città delle Marche conosciuta per il suo mare e per la bellezza del Conero, ma in pochi conoscono il legame che unisce la città allo stoccafisso dei mari del Nord. Una tradizione che ha inizio nell’antichità quando le navi si spingevano fino ai fiordi norvegesi e, per non fare ritorno senza carico, importavano grandi quantità di stoccafisso dalle isole Lofoten.

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Ancona e lo stoccafisso

Ancona è una città delle Marche conosciuta per il suo mare e per la bellezza del Conero, ma in pochi conoscono il legame che unisce la città allo stoccafisso dei mari del Nord. Una tradizione che ha inizio nell’antichità quando le navi si spingevano fino ai fiordi norvegesi e, per non fare ritorno senza carico, importavano grandi quantità di stoccafisso dalle isole Lofoten. Se passate in città non potrete perdere un assaggio del tradizionale “Stoccafisso all’anconitana”, un piatto tipico che è anche simbolo di questa città delle Marche. La ricetta è così importante da aver riconosciuto una De. Co., Denominazione Comunale, proprio per tutelare la storia e l’aspetto culturale di questo piatto. Esiste inoltre una Accademia dello Stoccafisso all’anconinata nata per tutelare questa tipicità. L’Accademia opera sul territorio per fare cultura intorno allo stoccafisso, ma anche agli altri prodotti tipici e organizza eventi come il trekking urbano che porta gli abitanti e i turisti a camminare tra le bellezze di Ancona fino al mercato ittico andando alla scoperta della storia della città e anche dei prodotti tipici. Anche se capiterete in città in un momento diverso, il percorso di trekking urbano può essere una base di partenza per organizzare il vostro tour.
Ma non è finita, l’Accademia organizza anche una festa dedicata allo stoccafisso dal nome Stoccafissando che viene celebrata ogni anno in modo diverso con l’unico scopo di celebrare l’amore e la tradizione che unisce questa lavorazione del pesce dei mari del Nord agli ingredienti marchigiani.   

Oltre lo stoccafisso: Ancona e i prodotti tipici marchigiani

Ancona non è solo stoccafisso, ma è anche storia, arte e terra ricca di bontà. Partite da Piazza del Plebiscito, anche chiamata Piazza del Papa per la statua che la abbellisce, e visitate la Chiesa di San Domenico prima di proseguire per le vie principali ricche di negozi, Corso Mazzini e Corso Garbaldi. Poco distante potrete fermarvi da Bontà delle Marche, gastronomia e ristorante in cui fare scorta di eccellenze locali come i famosi maccheroncini di Campofilone, una bottiglia di Rosso Conero o di olio extravergine d’oliva del territorio. Proseguite la passeggiata verso il porto e fermatevi a vedere la suggestiva Cattedrale di San Ciriaco. Se alla fine della visita è l’ora giusta, andate a pranzo all’Antica Tipica Trattoria La Moretta dove, oltre al tradizionale stoccafisso, potrete assaggiare anche il brodetto di pesce all’anconetana. Infine, per una passeggiata nella natura, spostatevi al Passetto, uno splendido parco affacciato sul mare e sul Conero. Qui troverete il Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale e subito adiacenti le scale scavate nella roccia per arrivare al mare.  È proprio qui che potrete concludere la giornata in bellezza in uno dei tanti locali che anima il quartiere e che, d’estate, si trovano proprio sull’acqua.

La ricetta dello stoccafisso all’anconetana

Per un piatto così importante e radicato non può che esistere la trascrizione della ricetta originale che l’Accademia dello Stoccafisso attribuisce all’Antica Tipica Trattoria La Moretta.

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg. di stoccafisso ammollato
  • 5 acciughe lavate e dissalate
  • 2 coste di sedano
  • una cipolla di media grandezza
  • 3 carote
  • 3 rametti di rosmarino
  • 50 g di capperi dissalati
  • 300 ml di Verdicchio dei Castelli di Jesi
  • un peperoncino (facoltativo)
  • 100 g di olive nere
  • 1 kg di pomodori maturi a grappolo
  • 1 kg di patate
  • mezzo litro di olio extra vergine di oliva
  • sale

Procedimento:

  1. Pulite lo stoccafisso eliminando la spina centrale e le lische. Tagliatelo a pezzi e ponetelo in una pentola adatta alla cottura in forno.
  2. Tritate insieme sedano, carote, cipolla, acciughe, capperi e rosmarino e condite il pesce con la metà di questa mistura.
  3. Regolate di sale e unite l’olio.
  4. Pelate e tagliate a spicchi le patate e disponetele sopra lo stoccafisso fino a coprirlo.
  5. Aggiungete la restante parte del trito, se gradito regolate di peperoncino, aggiungete i pomodori tagliati in pezzi, sale, il Verdicchio, le olive e coprite con acqua.
  6. Mettete a cuocere su fuoco dolce per 30 minuti, poi spostate in forno caldo a 140 °C e lasciate cuocere per circa un’ora e mezza.
  7. Una volta pronto lasciate intiepidire e, se possibile, servite lo stoccafisso all’anconetana 12 ore dopo la cottura.

 

 

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