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Nella piana delle arance, Catania

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Nella piana di Catania una città straordinaria, ricca di monumenti barocchi e non solo. Qui, sovrastati dall' Etna, crescono arance rosse di Sicilia Igp e uve da cui si producono vini Doc e Docg

SCHEDA ITINERARIO

Aspetto,  gusto e proprietà benefiche impareggiabili. Sono questa le caratteristiche delle arance rosse di Sicilia Igp, una tipologia di arance prodotta esclusivamente  nei territori della Piana di Catania e in poche località delle province di Siracusa ed Enna. Quando si dice che l'arancia rossa di Sicilia Igp è un prodotto unico è una realtà incontrovertibile perchè solo le arance rosse prodotte in questi luoghi  presentano il tipico colorito rosso della polpa che non è possibile trovare in nessun altra varietà di arance. Ciò che rende l'arancia rossa di Sicilia Igp unica  rispetto a  quelle coltivate in altri luoghi è l'influenza del fattore climatico sulla concentrazione dei  pigmenti   esaltati  dai  climi secchi, con elevate escursioni termiche tra il giorno e la notte durante il periodo critico per la comparsa del colore rosso del frutto,il tardo autunno e l'inizio dell'inverno. Esistono tre varietà di  arance rosse di Sicilia Igp, la  Moro, il Tarocco e il Sanguinello. La Piana di Catania, dai catanesi denominata Chiana, si trova ai piedi dell'Etna, uno dei simboli della città etnea, il più alto vulcano attivo d'Europa, una tappa turistica di grande fascino. La sua fama di vulcano ancora attivo, lo rende ogni anno protagonista di oltre duecentomila visite turistiche. Nicolosi, a pochi chilometri dal capoluogo siciliano,  per la sua posizione è considerato tappa obbligatoria per tutti coloro che vogliono raggiungere l’Etna. Da qui partono  escursioni guidate e percorsi di trekking che conducono al gigante.  I 20 comuni che si trovano nella zona della fascia etnea costituiscono il Parco dell’Etna, un’area naturale protetta che custodisce un patrimonio unico di biodiversità e un’ampia varietà faunistica e vegetazionale. Visitare Catania vuol dire immergersi nel barocco e non solo.Catania è ricca di monumenti e di storia, molti edifici risalgono al periodo della dominazione romana come le Terme, il Teatro Romano,  l’Anfiteatro,  in piazza del Duomo si trova  il liotru (l’antico simbolo della città realizzato su pietra lavica raffigurante un elefante con un obelisco egiziano),  il  Castello Ursino dove oggi si trova il Museo Civico che custodisce  molti reperti che testimoniano la travagliata e lunga storia della città.  Gli edifici barocchi sono concentrati nel centro storico di Catania, la Cattedrale di sant’Agata,  la Chiesa di san Benedetto, il Palazzo degli Elefanti sede del Municipio, Palazzo Biscari, Palazzo del Toscano.
Per coloro che amano la natura e le passeggiate è possibile trascorrere una giornata nel bellissimo Giardino Bellini oppure nel Boschetto della Plaia. Il barocco di Catania, assieme a quello di Acireale, Caltagirone, Militello in Val di Catania  è stato dichiarato dall'UNESCO nel 2002 patrimonio dell'umanità. La provincia racchiude altre bellezze naturali come le nere scogliere laviche di Santa Maria la Scala, Capo Mulini e Aci Trezza  i cui fondali   sono un vero paradiso subacqueo per gli appassionati.

Il territorio provinciale offre inoltre numerose e pregevoli aziende agrituristiche e zone paesaggistiche di grande bellezza anche all'interno  a Militello,  Vizzini,  Grammichele e  Caltagirone famosa per la ceramica.  Da non trascurare l'aspetto archeologico con vestigia importantissime di ogni epoca, dalla preistoria al periodo greco e romano come ad Acireale, Adrano, Grammichele e Caltagirone, nonché bizantino e normanno a Randazzo a Paternò.

di Antonella Imbesi

Alle pendici dell'Etna si trovano  i migliori vitigni della provincia, tutti DOC (tra cui l'Etna Rosso e L'Etna bianco) con prevalenza di vitigni rossi come il Nerello e un solo DOCG, il Cerasuolo di Vittoria che si trova in tre soli comuni del catanese, Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone.Tra i bianchi, il Catarratto, il Carricante, noto anche come Catanese Bianco e il Minella Bianca. 

Arancine siciliane

A tavola non c'è che l'imbarazzo della scelta. Dolce e salato fanno a gara nell'offrire specialità goduriose.  Dall'arancino che a Catania non è rotondo  ma ovoidale e si chiama al femminile arancina, alla  Pasta alla Norma, che si prepara con sugo di melanzane fritte e ricotta salata, al caratteristico ripidadu nevicato, riso al nero di seppia impiattato a forma di cono, guarnito con sugo di pomodoro e ricotta salata che simboleggia  un vulcano con lava e neve, con evidente richiamo al signore di Catania, come viene chiamato l’Etna, con le  eruzioni e la candida neve che ne impennacchia la cima. Il mare offre una grande varietà di pesci  con prevalenza di pesce azzurro: pastasciutte condite con sughi di sarde, alici,  boghe, spigola. La  granita ai gusti di limone, mandorle, caffè con  la brioche  costituisce la tipica colazione siciliana.  Cannoli, cassate e allegri e colorati frutti di pasta di mandorle, dolci con il pistacchio sono una tentazione irrinunciabile.



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