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A tu per tu. Intervista a Hirohiko Shoda

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Innamorato della cucina italiana fin dall'età di 19 anni, dal 2006 Hirohiko Shoda vive e lavora in Italia promuovendo, in tv e lontano dai riflettori, la "cottura a mani nude" e la "purezza dei cibi". Ospite del Saporie Lab per un esclusivo cooking show natalizio, ecco cosa ci ha raccontato dell’uomo e del cuoco che si nascondono dietro di lui

Nato a Nara, in Giappone, nel 1977 Hirohiko Shoda, viene folgorato dal mondo della ristorazione all’età di 19 anni. Trasferitosi nella brulicante megalopoli di Osaka incontra qui un grande chef giapponese che gli insegna l’arte culinaria, di ispirazione – sembrebbe strano a dirsi - italiana. Fino ai 29 anni Hirohiko, noto ai più come chef Hiro, lavora quindi nell’alta ristorazione di cucina italiana come capo chef, per poi spiccare il volo nel 2006 in Italia dove concretizza il sogno di lavorare nel Paese adorato fin dall’adolescenza.
 
Diventato famoso per la sua filosofia della “cottura a mani nude” - lo strumento principale con cui dare vita a piatti che rispettano nei gusti e colori la “purezza dei cibi” – oggi Hirohiko è un noto volto televisivo de La Prova del Cuoco, di Gambero Rosso Channel e di numerosi programmi televisivi, ma non esclude un domani di aprire un ristorante tutto suo. Ospite del Saporie Lab per un esclusivo cooking show natalizio, ecco cosa ci ha raccontato dell’uomo e del cuoco che si nascondono dietro di lui.
  QUESTIONARIO DI PROUST. L'UOMO
 
Il tratto principale del tuo carattere
Solarità
La qualità che desideri in un uomo
Chiarezza e sincerità
La qualità che preferisci in una donna
Quelle che ho trovato in mia moglie Letizia
Il tuo difetto più grande
Testardaggine
Il tuo sogno di felicità
La pace nel mondo
L’ultima volta che hai pianto
Quando ho visto Le ricette della Signora Toku. Nel film c’è un atmosfera che mi ha ricordato casa
Il giorno più felice della tua vita
Quando posso mangiare senza dover lavorare e non ho preoccupazioni per la testa
E il più infelice
Quando piove o se ho problemi di salute
Il paese dove vorresti vivere
Ne sto girando tanti, ma non ho ancora deciso.
Il film cult
Amo molto la regista e sceneggiatrice Naomi Kawase
Ciò che detesti di più
Tutte le forme di razzismo
Il dono di natura che vorresti avere
Una maggiore maturità
Le colpe che ti ispirano maggior indulgenza
Quando c’è un pentimento sincero
Stato d’animo attuale
Felice
Il tuo motto
La natura insegna tutto IN CUCINA. IL CUOCO​
 
Quando è iniziata la tua attrazione per i fornelli?
Quando da Nara mi sono trasferito a Osaka e a 19 anni ho avuto la fortuna di conoscere un grande chef giapponese, che cucinava italiano.
La ricetta della tua infanzia?
La cucina di mamma, specialmente il pollo e bambù stufato.
Il tuo attrezzo da cucina preferito?
Un buon coltello
Sei diventato famoso per la “cottura con le mani”. Da dove nasce questa filosofia?
Siamo sempre di corsa e siamo tutti un po’ viziati dall’uso dei fornelli. Io credo invece nel ritorno alle antiche pratiche di essicatura, salagione.
La tua ricetta per la salute?
Alternare nella nostra dieta piatti cotti e pietanze crude. Evitare grassi inutili e scegliere cibi stagionali.
Cosa non può mancare nel tuo frigorifero?
Pecorino, guanciale (la vita a Roma è irresistibile!) e tante verdure fresche.
Il tuo ingrediente preferito?
L’olio extravergine di oliva
L’errore più grave in cucina?
Non avere rispetto della materia prima e della propria brigata.
 
A cura di Alessandra Cioccarelli

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