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Whisky, cosa devi sapere e come usarlo in cucina

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È uno dei superalcolici più amati al mondo. Utilizzato molto spesso come ingrediente di eccellenti cocktail, il whisky può essere usato anche in cucina per dare un tocco in più ai tuoi piatti. Scopri insieme a noi quali sono le caratteristiche del whisky e come usare il whisky in cucina.  

È uno dei superalcolici più amati al mondo. Maturato in botti di legno, il whisky è un distillato che si ottiene dalla fermentazione e distillazione di diversi cereali. Utilizzato molto spesso come ingrediente di eccellenti cocktail, il whisky può essere usato anche in cucina per dare un tocco in più ai tuoi piatti. Scopri insieme a noi quali sono le caratteristiche del whisky e come usare il whisky in cucina.
 

Le caratteristiche del whisky

La produzione del whisky avviene con pochi e precisi ingredienti: acqua, cereali e lievito. Tre elementi molto semplici, ma in grado di dare vita a un prodotto finale di gran carattere e dal gusto deciso. Il sapore è davvero complesso, il consiglio è di assaggiarlo prima puro e poi scoprirne le altre note diluendolo con l'acqua (fino ad arrivare massimo a 1/3 di acqua).
Il whisky più famoso al mondo è certamente quello che viene realizzato in Scozia. Qui nascono tre varietà molto diverse tra loro: il single malt, whisky di malto ottenuto dalla distillazione di solo orzo; il blended whisky prodotto miscelando whisky di cereali e whisky di malto; il single grain che nasce distillando un cereale solo. Il sapore e il carattere del whisky varia a seconda dei cereali utilizzati (i più frequenti sono segale, grano, mais e orzo) e dei metodi impiegati per la distillazione. Quest’ultimi cambiano ovviamente da nazione a nazione e da regione a regione.
Altro elemento fondamentale è il legno di quercia. Sono infatti le botti in rovere, in cui viene distillato per diversi anni, a dare l’impronta definitiva al whisky.

La curiositàWhisky o whiskey? Il modo di scriverlo cambia a seconda di dove viene prodotto. Con whisky si indica il distillato prodotto in Scozia, mentre con whiskey normalmente si fa riferimento a quello realizzato in altri paesi, in particolare in Irlanda e negli Stati Uniti.

Whisky in cucina: come e quando usarlo

Ma come si può usare il whisky in cucina? Il gusto e il carattere deciso di questo distillato, lo rendono un ingrediente da gestire con grande attenzione, perché può dare davvero un tocco in più alle tue ricette, ma anche finire per coprire eccessivamente i sapori del piatto.
Il whisky in cucina si può usare per preparare sia primi che secondi. Al profumo di whisky si possono realizzare ottimi risotti, ma anche gustosi piatti di pasta, in cui viene usato per sfumare o per dare vita a saporite creme.
È indubbio però che l’accoppiata migliore sia con la carne. Un’ottima idea è marinarla con il whisky prima della cottura: renderà il sapore eccezionale. Un'alternativa altrettanto valida è quella di sfumare il distillato durante la preparazione. In diverse ricette il whisky viene poi abbinato alla panna per realizzare eccellenti salse da accompagnare sempre alla carne, ad esempio il filetto (che sia di vitello, manzo o maiale). In riduzione è perfetto per preparare lo stinco di maiale.
Il whisky in cucina si abbina bene anche con la frutta e con i dessert, come crostate, strudel e dolci al cucchiaio.

A tavola si adatta a essere bevuto con pietanze dal sapore altrettanto deciso, come salumi molto speziati (lo speck ad esempio) e pesci dall’affumicatura importante. Non a caso, si sposa perfettamente con il salmone scozzese. Del cioccolato amaro o un formaggio non troppo saporito sono invece il modo migliore per pulire la bocca e prepararsi all'assaggio di un'altra qualità di whisky. 

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