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Oggi in pentola bolle una pasta che è un simbolo di tutta una cucina regionale. La regione è la Campania e la pasta è di Gragnano, precisamente si tratta dei
Ingredienti per quattro persone:
Oggi in pentola bolle una pasta che è un simbolo di tutta una cucina regionale. La regione è la Campania e la pasta è di Gragnano, precisamente si tratta dei paccheri napoletani, che in dialetto significano schiaffo ed è per questo che, a Napoli, i paccheri vengono chiamati anche schiaffoni.
Un tempo i paccheri erano considerati la pasta dei ceti meno abbienti: pochi pezzi bastavano a riempire il piatto e la bocca; adesso sono considerati una pasta molto pregiata, perché trafilata al bronzo e anche particolare, quasi un po' di nicchia per chi non abita nella zona, perché non è facile trovarla proprio dappertutto.
Belli spessi e consistenti, i paccheri si legano a tantissimi ingredienti: sono perfetti con il pesce, come nella ricetta dei paccheri con stoccafisso mantecato, o con il filetto di platessa o, ancora, il con il tonno fresco.
In questa ricetta li abbinerai ai carciofi, per una preparazione veramente semplice, con pochi ingredienti, ma - come diciamo sempre - tutti scelti con cura, ché la differenza, alla fine, è sempre quella. Semplicemente marinati con del succo di limone e poi cotti con un soffritto di aglio, non si appesantiscono e rimangono molto saporiti. Il loro gusto tendente al dolciastro rende il piatto di paccheri ai carciofi una pasta delicata e leggera, senza aggiunte di inutili grassi.
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