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Eataly Smeraldo: a Milano il nuovo store di Oscar Farinetti

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Questa mattina ha aperto ufficialmente i battenti al pubblico Eataly Smeraldo, il nuovo tempio culinario milanese di Oscar Farinetti. Presenti all'inaugurazione insieme a Farinetti il sindaco di Milano Giuliano Pisapaia e il patron di Slow Food Carlo Petrini

Ha aperto ufficialmente i battenti questa mattina, in piazza XXV Aprile a Milano, Eataly Smeraldo, il nuovo tempio culinario di Oscar Farinetti. Presenti alla cerimonia d'inaugurazione a tagliare il nastro, insieme a Farinetti, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il patron di Slow Food, Carlo Petrini. Tra i partecipanti all'evento anche personaggi della politica e del mondo dello spettacolo, come il critico d'arte Vittorio Sgarbi, lo stilista Elio Fiorucci, il critico d'arte Vittorio Sgarbi e il cantante Alberto Fortis che, per l'occasione, si è esibito al pianoforte.

Chiamato Eataly Smeraldo, in omaggio allo storico teatro meneghino che aveva sede nel medesimo edificio, lo store milanese vedrà impegnati oltre 300 dipendenti (quasi tutti a tempo determinato ma, garantisce Farinetti, diventeranno a tempo indeterminato per l'80% nel corso di due anni) che prepareranno e serviranno le varie proposte gastronomiche giornaliere, oltre ad accompagnare i clienti nella scelta dei prodotti di alta qualità in vendita a scaffale.

All'interno di Eataly Smeraldo, sviluppato su tre piani di arredi in bianco, 15 punti ristorazione, una libreria e un palco, animato da esibizioni di artisti e cantanti, accoglieranno ogni giorno il pubblico, per un'offerta gastroculturale a 360°C. Eataly Smeraldo, come spiega lo stesso Farinetti, intende riproporre la filosofia degli altri store Eataly, ma al contempo avere una propria identità e personalità distinta: "Ogni Eataly è una cosa a sè. Come i fratelli: valori di base in comune, ma caratteri diversi. Per noi si tratta di replicare un'atmosfera e questo è dedicato alla musica. Abbiamo scelto di aprire per le Cinque giornate di Milano perchè Eataly può essere un piccola metafora fisica legata a Risorgimento. Non saremo noi a far risorgere l'Italia, ma è un piccolo passo".

Seguiranno all'inaugurazione cinque giornate di festa per celebrare non solo un altro importante traguardo nella storia di Eataly, ma anche per rendere uno speciale ringraziamento, come ricordato da Carlo Petrini, a tutti quei "contadini e artigiani che ci danno la gioia di questi prodotti e che soffrono perché nel nostro Paese manca una politica agricola".

di Alessandra Cioccarelli

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