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Colazione, gli errori da non fare: 10 falsi miti da sfatare

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È il pasto più importante della nostra giornata, non fosse altro perché determina nel bene o nel male salute e umore. Ma, come tutto ciò che riguarda il mondo del food, anche la colazione è soggetta a mode che periodicamente influenzano le abitudini di molti. Tendenze a volte innocue, altre dannose per la nostra salute. Ecco 10 falsi miti da sfatare quando si parla di colazione...

È il pasto più importante della nostra giornata, non fosse altro perché determina nel bene o nel male salute e umore. Ma, come tutto ciò che riguarda il mondo del food, anche la colazione è soggetta a mode che periodicamente influenzano le abitudini di molti. Tendenze a volte innocue, altre dannose per la nostra salute. È dunque fondamentale non lasciarsi condizionare da alcune false credenze sulla colazione. Una ricerca dell’Osservatorio Doxa-Aidepi “Io comincio bene” su un campione rappresentativo di 1000 persone ha raccolto le dieci a cui gli italiani, chi più e chi meno, sembrano dare credito. La consulenza del nutrizionista e medico dello sport Michelangelo Giampietro aiuta a fare un po' di chiarezza.  

Ecco quindi dieci falsi miti da sfatare sulla colazione.  
 

1. I grassi di biscotti e dolci confezionati fanno male. 
È quello che pensa il 73% degli italiani. Ma i grassi non vanno eliminati del tutto.  

La parola del nutrizionista: "Attraverso i grassi assumiamo sostanze necessarie al buon funzionamento del nostro organismo, come le vitamine liposolubili (A, D, E, K) e altri importanti nutrienti come, ad esempio, gli acidi grassi essenziali (omega 6 e omega 3)". Ovviamente ciò non vuol dire eccedere: i grassi infatti non devono superare il 25-30% delle calorie totali giornaliere. L'importante è sempre l'equilibrio: "Da un lato non va consumata una colazione troppo misera, come il classico caffè al volo, ma altrettanto scorretto è consumare grandi quantità di alimenti ricchi di un solo nutriente". 
 

2. Una colazione proteica è più salutare. 
Non è vero, anche se a pensarlo è il 61% delle persone. L'importante è che i pasti – tutti, non solo la colazione - siano il più completi possibile e che quindi apportino tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, acqua, fibra, sali minerali e vitamine). La giusta ripartizione per una buona colazione è 70% carboidrati, 20% proteine e 10% grassi.  

La parola del nutrizionista: "Un apporto superiore di proteine a colazione non determina nessun beneficio e il rischio è di eccedere con i grassi se si portano in tavola in quantità eccessive, ad esempio, uova, salumi e salsicce. I carboidrati al mattino servono a far fronte al digiuno notturno, ci rendono lucidi ed efficienti".  
 

3. Per iniziare bene la giornata sono importanti i "super food".  
Bacche di Gojii o zenzero per avere una carica in più a inizio giornata? Non è proprio così. Si tratta di una moda che piace al 60% degli italiani. In realtà semplicemente ogni alimento ha le sue caratteristiche. 

La parola del nutrizionista: "Alcune spezie, ad esempio, contengono sostanze che possono vantare proprietà antinfiammatorie, i frutti rossi, spesso annoverati tra i ‘super alimenti’, contengono vitamine e sali minerali, ma non possiamo definirli migliori di altri né considerarli importanti al mattino".  
 

4. Limone e acqua calda appena svegli sono l'ideale per dimagrire. 
Sono in molti (il 55%) a pensare che basti una bella tazza di acqua calda con limone al risveglio per aiutare il processo di dimagrimento. Ma non è così. L'acqua è sempre un ottimo alleato, ma da sola non basta. 

La parola del nutrizionista: "Bere acqua fa bene e aiuta sicuramente nell’idratazione, ma non ci sono dati che provino che bere acqua calda e limone al mattino abbia un effetto sulla perdita di peso. Si dimagrisce solo se si fa regolarmente attività fisica e si adottano abitudini alimentari corrette e adeguate alle specifiche esigenze individuali".  
 

5. Il latte vegetale è più salutare del latte vaccino e sazia con meno calorie. 
In realtà non c'è nessun motivo per escludere il latte vaccino dalla propria dieta, se non in caso di allergie e intolleranze. Le diverse tipologie di latte vegetale - soia, mandorle, riso, avena, noci – che vengono preferite da 1 italiano su 2, non possono nemmeno essere definite "latte". E' più giusto infatti chiamarle “bevande al gusto di”, perché, come spiega l'esperto, il latte è solo quello prodotto dalle ghiandole mammarie.   

La parola del nutrizionista: “Non sono equivalenti o comparabili,  il latte ha sostanze specifiche che le bevande a base vegetale non hanno naturalmente, come il calcio, le proteine (caseine e sieroproteine) ad alto valore biologico dalla cui digestione si ottengono peptidi bioattivi, come ad esempio la lattoferrina e lisozima, che hanno attività antimicrobiche, antipertensive, immunomodulatorie, antiossidanti, ecc.  
Il latte, inoltre, è una buona fonte di oligosaccaridi, veri e propri “prebiotici” perché stimolano la crescita nell’intestino di “probiotioci” (bifidobatteri e lattobacilli). Non vanno considerate un’alternativa, ma una scelta diversa, dettata dal gusto". 

6. Meglio evitare i carboidrati a colazione per ridurre i livelli di zucchero nel sangue. 
A pensarlo è il 40% degli italiani, ma anche in questo caso si tratta di un errore. Dire addio a pane, biscotti o prodotti da forno non è necessariamente un toccasana per la nostra salute. 

La parola del nutrizionista: “Nel corso della notte si abbassa la glicemia che va, dunque, ripristinata al mattino per essere lucidi ed efficienti. Per cui è vero che eliminando i carboidrati al mattino gli zuccheri nel sangue si riducono, ma non è affatto salutare, come sembrano pensare in molti, anzi.  Non assumerli comporta il rischio di ipoglicemia. Il nostro corpo è come una macchina che necessita, proprio al mattino, di fare il pieno, e i carboidrati rappresentano la ‘benzina’ ideale per essere efficienti e reattivi. Il nostro cervello per funzionare correttamente, deve avere i serbatoi pieni di energia e in particolare di glucosio che rappresenta l’esclusivo carburante utilizzato in condizioni fisiologie dalle cellule del nostro Sistema Nervoso Centrale.” 
 

7. Una colazione senza glutine apporta benefici per tutti. 
Un terzo degli italiani ritiene utile eliminare il glutine da un pasto importante come la colazione. In realtà si tratta di una scelta inutile, se non addirittura dannosa. 

La parola del nutrizionista: "Il glutine contribuisce alla struttura degli alimenti, eliminarlo comporta, proporzionalmente, l’aumento di altre componenti e il rischio è di avere una dieta più ricca in grassi. Non ci sono al momento studi che documentino i benefici di una dieta senza glutine per chi non è celiaco o non manifesti un’ipersensibilità a certi alimenti".  
 

8. La colazione all'italiana non è salutare, meglio la colazione salata.  
E' vero noi italiani siamo molto affezionati alla colazione dolce, ma il 20% pensa che quella salata sia più salutare. Non è vero, nessuna delle due soluzioni è da censurare.  

La parola del nutrizionista: "Non c’è motivo di condannare la colazione dolce, che rappresenta un buon modello grazie al giusto mix di carboidrati, fondamentali per migliorare la prestazione cognitiva, proteine, fibre, minerali, vitamine e una bassa quantità di lipidi. La classica colazione british, ad esempio, è molto più calorica di latte, biscotti e un frutto".  
Questa non è però una bocciatura. Come spiega il nutrizionista "in base ai propri gusti, si può scegliere anche una colazione salata, come pane e un affettato magro, come la bresaola, ad esempio, con un succo d’arancia, oppure della ricotta".  
 

9. Non è un problema saltare la prima colazione: negli anni la sua importanza è stata molto sopravvalutata.  
Falso. Si tratta di un erronea convinzione che però, per fortuna, riguarda solo il 17% delle persone. La colazione è un'abitudine buona, salutare e davvero importante. 

La parola del nutrizionista: "La prima colazione contribuisce a mantenere l’equilibrio metabolico e a favorire il buon funzionamento dei nostri organi e apparati. È sicuramente una buona abitudine che gli italiani, nel tempo, hanno faticosamente acquisito, non c’è motivo di metterla in discussione. Diversi studi, inoltre, hanno evidenziato benefici in caso di malattie cardiovascolari, sovrappeso-obesità, diabete e alterazioni dei grassi nel sangue, correlati al consumo regolare della prima colazione, soprattutto se a base di alimenti ricchi di fibra e con carboidrati a basso indice glicemico".  
E chi al mattino è inappetente? Il consiglio è di spostarla in avanti, perché "è comunque necessario introdurre qualcosa nelle ore della mattina, prima del pasto di mezzogiorno".  
 

10. Fare colazione tutti i giorni non aiuta a dimagrire.  
Anche in questo caso siamo di fronte a una convinzione sbagliata, che riguarda il 15% degli intervistati. Anzi, numerosi studi hanno dimostrato gli effetti positivi della prima colazione nelle persone che devono perdere peso.  

La parola del nutrizionista: "Secondo la letteratura scientifica non c’è al momento motivo di dubitarne. Un primo pasto della giornata equilibrato, prevalentemente a base di carboidrati, sembra aumentare la secrezione di sostanze ormonali, le incretine, responsabili di una maggiore stimolazione del senso di sazietà e contribuisce, probabilmente, a ridurre l’assunzione di altri alimenti nel corso della giornata. Per chi è a dieta è fondamentale controllare l’appetito, per questo è importante che l’apporto di energia sia costante nel corso della giornata. Saltare i pasti porta ad oscillazioni che rischiano di favorire il consumo di pasti più abbondanti e sbilanciati". 

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