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Cicerchie, i legumi maledetti: cosa sono e come si cucinano

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Il legume antico che viene coltivato e consumato in tutta Italia, la cicerchia ha ottenuto la denominazione di prodotto agroalimentare tradizionale italiano (PAT). Ricca di proteine e protagonista in numerose ricette di zuppe e polenta, la cicerchia è un legume tutto da scoprire e oggi impariamo la sua storia, le sue proprietà nutritive e le ricette per cucinarla.


Cicerchie, i legumi maledetti: cosa sono e come si cucinano


Un legume antico che viene coltivato e consumato in tutta Italia, la cicerchia ha ottenuto la denominazione di prodotto agroalimentare tradizionale italiano (PAT). Ricca di proteine e protagonista in numerose ricette di zuppe e polenta, la cicerchia è un legume tutto da scoprire e oggi impariamo la sua storia, le sue proprietà nutritive e le ricette per cucinarla.

Ricette con le cicerchie:

  1. Pasta con le cicerchie
  2. Cicerchiata di Carnevale
  3. Filetto di gallinella in umido con le cicerchie

 

La maledizione della cicerchia

La sua pianta è molto simile a quella dei ceci, ma la cicerchia è ancora più resistente a climi torridi e secchi e terreni inospitali. Per questo motivo e per il fatto che, a differenza degli altri legumi, non necessita di molta acqua per la cottura, la cicerchia era, insieme alle patate e alle cipolle, una delle poche cose che si trovavano facilmente da mangiare anche in tempi di carestia. Quindi, il legume è sempre stato associato a un tipo di cibo povero.

Per di più, il consumo abbondante e prolungato della cicerchia può essere pericoloso, perché la cicerchia contiene un aminoacido chiamato Odap che può risultare tossico per l'organismo (sempre sotto la condizione di un consumo quotidiano abbondante e prolungato, come, per l'appunto, si finiva per fare in tempi di carestia).

 

Lungo ammollo e lunga cottura

In realtà, la probabilità di rimanere intossicati dalla cicerchia è bassissima e può essere abbassata ancora di più tenendo in ammollo il legume in una ciotola con acqua e sale per almeno 24 ore. Dopo l'ammollo, le cicerchie vanno risciacquate e bollite in una pentola con acqua (nuova) senza aggiungere sale. Purtroppo, i tempi di cottura delle cicerchie sono piuttosto lunghi, più lunghi rispetto a quelli dei ceci e dei fagioli, ma possono diminuire con la pentola a pressione.

 

Origini e tradizioni

La cicerchia, chiamata anche pisello d'India, è un legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae, coltivato per il consumo umano in Asia, Africa orientale e limitatamente anche in Europa e in altre zone.
Le cicerchie si conumano in Italia sin dal tempo degli Antichi Romani - i greci le chiamavano lathiros, mentre i romani cicerula - ma non è dall'Europa, né dall'Africa che provengono.

Le cicerchie, infatti, sono originarie del Medio Oriente, dove venivano usate per fare pane, puree e zuppe tradizionali. Diffuse soprattutto tra Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, le cicerchie sono entrate a far parte della cucina tradizionale del Paese e, per questo motivo, hanno ottenuto la denominazione PAT (prodotto agroalimentare tradizionale italiano). Oggi non si trovano molto facilmente, soprattutto da quando si è scoperta la presenza della neurotossina Odap al loro interno, ma sono protagoniste di alcune ricette tradizionali e si cucinano anche in India e sulle coste africane.

 

Le proprietà delle cicerchie

Come tutti i legumi, le cicerchie sono ricche di proteine e possono quindi essere un valido alleato in una dieta vegetariana o vegana. Inoltre, il loro alto apporto calorico le rende una ottima fonte di energie. La cicerchia è, inoltree, ricca di vitamine, sali minerali e fibre.

 

Come cucinare le cicerchie

Come accennato, per essere consumata, la cicerchia deve essere:

  1. Ammollata in una ciotola con acqua fresca e sale per 24/48 ore;
  2. Sciacquata sotto acqua fresca;
  3. Cotta in una pentola con abbondante acqua non salata per circa 2 ore

Da questo punto in poi, le cicerchie possono essere consumate o cucinate come tutti gli altri legumi, come le lenticchie di Colfiorito, perfette sia in estate che in inverno.



La zuppa umbra con le cicerchie

Ingredienti per quattro persone:

  • 300 g di cicerchie
  • 150 g di passata di pomodoro
  • 3 spicchi di aglio (oppure uno scalogno)
  • qualche fogliolina di salvia
  • della mentuccia fresca
  • un mazzetto di prezzemolo
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • sale e pepe q.b.

Procedimento per la zuppa di cicerchie:

  1. Dopo aver ammollato le circerchia come spiegato...
  2. bisogna scolarle, lavarle sotto acqua corrente e metterle in una pentolona con delle foglie di salvia e abbondante acqua
  3. A questo punto, si dovrà accendere il fuoco e portare a bollore
  4. Quando l'acqua bollirà, bisognerà abbassare la fiamma al minimo e cuocere così la zuppa per un'oretta circa
  5. Nel frattempo, in una casseruola, si deve scaldare un filo di olio con gli spicchi di aglio o la cipolla tagliata finemente
  6. Aggiungere la salsa con il sale e il pepe e lasciar cuocere per una decina di minuti a fiamma media con le erbe aromatiche desiderate
  7. Una volta cotte le cicerchie, le si dovrà scolare e aggiungere alla salsa aggiungendo altra acqua bollente, se necessario
  8. La zuppa si serve con delle fettine di pane tostato, un filo di olio a crudo e una macinata di sale e pepe e qualche fogliolina di mentuccia per decorare e profumare



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