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Le chiacchiere sono tra i dolci di Carnevale più conosciuti in Italia. Lo dimostra la grande quantità di nomi con cui vengono definite. ...
Le chiacchiere sono tra i dolci di Carnevale più conosciuti in Italia. Lo dimostra la grande quantità di nomi con cui vengono definite. Frappe, cenci, chiacchiere di carnevale, bugie, sfrappole, galani, frittole, crostoli, sono solo alcuni dei tanti nomi che questo dolce fritto (che, in realtà, si può fare anche al forno) assume nelle varie regioni d’Italia.
La loro caratteristica principale è la semplicità, infatti si preparano con un impasto a base di farina e uova e si friggono in olio bollente o, per ottenere una versione light, si cuociono al forno. Una spolverata di zucchero a velo, una colata di miele o di cioccolato fuso sono solo alcuni dei modi con cui servire questa ricetta tradizionale italiana.
In Toscana, ad esempio, si accompagnano col vin santo; in Veneto si accostano al mascarpone o si intingono nello zabaione. In Sicilia, si condiscono col Marsala. In Campania si insaporiscono con l'acqua di arancio (la stessa che si trova nella Pastiera, il tipico dolce di Pasqua). Le tradizioni del Carnevale si differenziano in tutta Italia e questo dà a tutti la possibilità di sperimentare a seconda dei propri gusti ricette sempre nuove e colorate!
Noi vi regaliamo la nostra versione… scatenate la vostra fantasia per la guarnizione!
La semplicità, spesso, in cucina, si traduce in una preparazione che nasconde qualche insidia. Infatti, le chiacchiere sono semplici da preparare, ma ogni passaggio deve essere eseguito alla lettera, specie la frittura. Un fritto perfetto, infatti, è quello che non lascia unto in mano, è digeribile e non sa di olio esausto. La temperatura perfetta è 165°C, il trucco per una cottura omogenea, invece, è quello di friggerle poco alla volta in modo da mantenere l'olio a una temperatura costante.