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Mela in gabbia al Barolo chinato

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mele in gabbia al barolo chinato

Le mele in gabbia al Barolo che propone lo chef Massimo Spallino sono la rivisitazione e l’unione di due classiche ricette con le mele in un dessert che conquista il palato, perfetto per tutte le occasioni. Si ...

  • 15 min
  • 35 min
  • 4 pers.
  • Bassa

Ingredienti

  • 1 sfoglia di pasta brisée Conad
  • 4 mele
  • 1 bottiglia scarsa di barolo Miniato DOCG
  • 50 g zucchero
  • 1 stecca di cannella
  • 50 g burro

Not given

Step 1

Lavare bene le mele e tagliarle orizzontalmente in modo da separare la calotta con il picciolo dal resto della mela. Disporre entrambe le parti su una teglia foderata di carta da forno e cuocerle in forno a 160°C per 15 minuti.

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Step 2

Una volta cotta scavare la parte centrale della mela, aiutandosi con un cucchiaio o un coltello, in modo da eliminare i semi e creare un contenitore.

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Step 3

Disporre le mele nuovamente sulla teglia con la parta scavata rivolta verso il basso. Ricavare dei dischi di pasta brisée e ricoprirvi la parte concava della mela e ricoprire con i dischetti. Infornare per altri 15 minuti a 180°C

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Step 4

. A parte far restringere in un pentolino il vino con lo zucchero, una noce di burro e una stecca di cannella, fino a farlo addensare denso (deve rimanerne circa 1 bicchiere). Estrarre la mela dal forno, versare il barolo ridotto nella mela scavata e servire.

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Approfondimenti

Le mele in gabbia al Barolo che propone lo chef Massimo Spallino sono la rivisitazione e l’unione di due classiche ricette con le mele in un dessert che conquista il palato, perfetto per tutte le occasioni. Si tratta delle mele in gabbia che si uniscono alle mele al vino rosso, ovvero le mele sono prima cotte in forno fino a renderle morbide e poi ricoperte da una sfoglia di pasta brisée, ripassate in forno, infine servite con una salsa al Barolo, ricavata facendolo cuocere a fiamma bassa con burro, zucchero e cannella. Per la preparazione ci siamo serviti di un foglio di pasta brisée di quelli già pronti così la ricetta diventa anche meno impegnativa e più veloce. Ma se avete il tempo di prepararla in casa ben venga: il sapore genuino delle preparazioni casalinghe sarà il vostro valore aggiunto alla ricetta.

Altre ricette con le mele

Barolo DOCG

Il Barolo è un vino rosso prodotto in una ristretta zona delle Langhe che fa capo al comune di Barolo, in provincia di Cuneo. Si ottiene da sole uve di Nebbiolo in purezza. In origine, dal Nebbiolo derivavano vini dolci, da dessert; furono i marchesi Falletti di Barolo a far fermentare totalmente il mosto, per avere un vino secco. Anche Camillo Benso di Cavour, nella sua tenuta di Grinzane, vinificava il Nebbiolo con l’aiuto di un enologo francese, Oudart di Reims. Nel 1873, all’Esposizione internazionale di Vienna, il Barolo vinse sette delle undici medaglie assegnate al Piemonte.

La zona dove nasce il Barolo fu delimitata ufficialmente nel 1909 dal Comizio Agrario di Alba. Oggi la Docg, entrata in vigore nel 1980, prevede che il vitigno Nebbiolo venga coltivato nell’intero territorio dei comuni Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba, e in una parte dei comuni di Monforte, Novello, La Morra, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d’Alba, Cherasco e Roddi in provincia di Cuneo. L’uva è vinificata in rosso(prolungata macerazione delle bucce nel mosto), e il vino deve maturare almeno tre anni, di cui due in legno; con cinque anni d’invecchiamento, il Barolo può avere la qualifica Riserva. Da segnalare per curiosità il Barolo Chinato, ottenuto aggiungendo a una base di Barolo china e altri aromi.

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