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Assaggi di storia. Alla Corte de? Medici il primo gelato

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Isacco offrì il primo mangia e bevi della storia ad Abramo, le truppe di Re Salomone mangiavano granite, i romani le nivatae potiones, veri e propri dessert a base di neve. Ma quando nasce il gelato come lo conosciamo oggi?

Secondo la Bibbia fu Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, a inventare il primo “mangia e bevi” della storia; mentre ai tempi di Re Salomone era una sorta di granita, realizzata con succhi estratti dalla frutta oppure miele mischiati con la neve, a gratificare le truppe durante le campagne militari. Ai romani si deve invece l’invenzione delle nivatae potiones, veri e propri dessert, realizzati a partire dalla neve raccolta d’inverno nelle apposite neviere, ampi pozzi ricoperti di paglia e sale della cui esistenza abbiamo testimonianza a Pompei. Insomma, fin dall’antichità è diffusa l’usanza di coniugare il dolce della frutta (o del miele) e il freddo del ghiaccio per rinfrescare il palato.

Ma quando nasce il gelato come lo conosciamo oggi? È nella Firenze del Cinquecento, ovvero quella della Corte di Caterina de’Medici, che troviamo il primo gelato “moderno”, quello a base di latte, panna e uova. Artefice della ricetta, italiana al 100%, è l’architetto Bernardo Buontalenti (1531-1608) a cui si deve anche l’invenzione di una speciale macchina, dotata di pale e manovella per mantecare e produrre il gelato. Il primo caffè-gelateria della storia, il celebre caffè Procope, nacque invece dall’intuizione del palermitano Francesco Procopio dei Coltelli, trasferitosi a Parigi alla corte del Re Sole. Fu solo nel VIII secolo però che, l’ancora una volta italiano, Filippo Lenzi aprì in terra americana la prima gelateria.
Il merito del pratico gelato su stecco va, infine, a Harry Burt, venditore di caramelle statunitense, che nel 1920 ebbe la fortunata idea di impiegare lo stecco di un lecca-lecca della sua produzione come supporto del proprio gelato ricoperto al cioccolato.

SORBETTO. IL NOME, UN PROGRAMMA!

E il sorbetto? Il vocabolo deriverebbe dall’arabo “scherbet” che significa “dolce neve” o dal termine “sharber” che sta per “sorbire”. Un ruolo di assoluto rilievo nello sviluppo delle tecniche di produzione dei sorbetti spetta del resto agli Arabi, che ne Medioevo in Oriente concepirono un modo per congelare i succhi della frutta in recipienti pieni di ghiaccio tritato.


VOGLIA DI GELATO? ECCO LE CALORIE DEI TUOI GUSTI!

Gelato a base di fiordilatte. Come ingredienti di base ha latte, panna e zuccheri ma in aggiunta si possono trovare diverse materie prime caratterizzanti: mandorle, noci, cioccolato…. È la varietà più nutriente e ogni 100 fornisce 160 calorie.

Gelato di crema. Con l’aggiunta di tuorlo d’uovo è il gelato più equilibrato a livello nutrizionale e in media apporta 181 calorie all’etto.

Gelato di frutta o sorbetti. Complessivamente contengono molte vitamine del gruppo C e contengono un basso apporto calorico: 125 calorie di media.

In quasi tutte le tipologie di gelato si trova un buon apporto di micronutrienti: vitamina A, B2, calcio, fosforo e, specialmente nel cioccolato, vitamina E.

di Alessandra Cioccarelli

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