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Friuli Venezia Giulia Via Dei Sapori, diventa un ?caso? studiato alla Bocconi

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Lo studio sul Consorzio è stato inserito nell’International Master in Management Food and Beverage della nota università milanese

Lo scorso 26 febbraio a Milano nello showroom di Moroso, con presenza di vignaioli e artigiani del gusto, è stato presentato lo studio realizzato dalla dottoressa Ludovica Leone e dal prof Giuseppe Soda sul Friuli Venezia Giulia e la sua Via dei Sapori, che sono diventati un “caso” per la Bocconi di Milano. Lo studio sul Consorzio portabandiera dell’eccellenza agroalimentare del Friuli Venezia Giulia è infatti inserito nel Master internazionale in Management Food and Beverage che la celebre università tiene per i futuri manager internazionali dell’industria alimentare e della ristorazione. 
Nel decennio della riscoperta della memoria e dell’identità, la ristorazione può divenire un elemento chiave nel processo di riscoperta e di valorizzazione della cultura alimentare, contadina e produttiva. E questa - hanno sottolineato i docenti della Bocconi -  è la visione che ha alimentato la creazione e lo sviluppo del progetto che ha preso corpo e si è organizzato nel Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori.

Il Consorzio non è la prima realtà italiana che aggrega ristoranti di alta qualità, ma in questo caso ci sono dei tratti particolari e distintivi per l’impegno dimostrato nel mettere insieme ristoranti, produttori e viticoltori accomunati dallo stesso concetto di eccellenza del prodotto e del servizio. E’ stata ed è fondamentale anche  l’attività fatta di promozione e di educazione alla cultura enogastronomica di una specifica regione attraverso varie attività, quali la pubblicazione di libri e la realizzazione di eventi enogastronomici di alto livello, fra cui le cene spettacolo in location di particolare suggestione di cui sono attori tutti gli associati.

Dall’iniziale collaborazione tra 20 ristoratori, il gruppo ha allargato i propri confini con i fornitori, in modo da creare “un’intera filiera collaborativa del gusto. In questo network di imprenditori che si sviluppa in orizzontale (tra competitori) e in verticale (a monte), i ristoranti rappresentano la componente creativa e distributiva di un network di artigiani e imprese detentrici di conoscenze e know-how di altissimo livello, che producono cibo e materie prime legate alla tradizione”. Oggi fanno parte del gruppo, accanto ai 20 ristoranti fondatori,  anche 44 aziende tra vignaioli e artigiani del gusto, unite dal  fil rouge dell’innovazione qualitativa e di una produzione fortemente ancorata al territorio.

Fra le chiavi del successo del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori c’è il fatto che, fin dall’inizio, ha lavorato con lo sguardo rivolto al territorio di appartenenza, il Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo più alto, infatti, non è la promozione tout court dei singoli marchi dei consorziati, ma piuttosto l’innalzamento del livello dei prodotti e della cucina regionale, nonché della conoscenza da parte del consumatore finale dei prodotti di qualità meno noti.
Il risultato più importante che è stato raggiunto secondo lo studio della Bocconi, è sicuramente il cambiamento che riguarda la mentalità, lo spirito dei partecipanti al Consorzio e la capacità di mettersi insieme per fare squadra nel territorio, prospettiva che si è propagata a molti altri comparti. Un progetto in cui hanno creduto sia le Istituzioni (l’Ersa - Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, le Camere di commercio di Pordenone, Udine e Trieste, il Comune e la Provincia di Udine) che gruppi privati quali la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, la Riedel e il Centro Porsche di Udine attraverso l’Eurocar.
“Inutile nasconderlo: che il lavoro di 12 anni da parte di un gruppo di ristoratori, vignaioli ed artigiani del gusto sia diventato materia di studio in un’Università di grande prestigio internazionale come la Bocconi è per noi fonte di orgoglio, ma pure di impegno a proseguire sulla strada dell’innovazione che ha animato questo sodalizio  fin dalla nascita - commenta - “E’ la dimostrazione più concreta di quanto, in un’epoca di profondi cambiamenti, sia necessario osare e avere una visione del futuro, con tutti i rischi che ciò comporta", commenta il presidente del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori Walter Filiputti. "Avevano fatto così i nostri padri, che ci ricordano che il lavoro è il sale della vita”.

di Enzo Di Monte

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