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Occhio alla spesa. Quali sono le merendine migliori?

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Peccato di gola o irrinunciabile spezzafame di metà mattina o pomeriggio, le merendine soddisfano spesso la nostra voglia di dolce. Dalla tipologia dei grassi contenuti alla quantità di calorie, ecco alcuni pratici consigli per mettere nel carrello dei prodotti che non trascurino la salute



Voglia di dolce o intervallo canonico spezzafame a metà mattina o a metà pomeriggio sono soddisfatti entrambi dalle merendine. Una prima indicazione sulla scelta tra le infinite proposte sugli scaffali la danno le due categorie a cui appartengono per la maggior parte: quelle con il cioccolato e quelle con la frutta.  Poi c'è la forma, quale? Tortine, crostatine, barrette, fagottini e via dicendo, ognuna ha il pro e il contro.

Le crostatine sono un gusto intramontabile ma si sbriciolano facilmente, così come le barrette, con i mini dolci lievitati se hanno al loro interno la crema c'è il rischio di farla uscire con un morso, i dolcetti ricoperti di cioccolato possono ridisegnare di un dolce marrone il profilo delle labbra. La cosa migliore sarebbe gustarli seduti. Se si è di fretta e si mangia in piedi (sconsigliabile, ma a volte necessario) senza volersi sporcare, meglio le barrette morbide con il miele nell'impasto che impedisce che si sbriciolino, oppure le mini tortine semplici.

Ancora una volta, come per tutti i prodotti da forno, a farla da padrone sui sapori e a favore di una nutrizione corretta sono i grassi contenuti. In una marea di prodotti con olio di palma, palmisti e simili (colza),  per fortuna ve n'è una serie ampia senza. Peccato che burro e olio extravergine di oliva che dovrebbero essere protagonisti, appartenendo alla categoria dei grassi “buoni”, sono invece i grandi assenti. Qualche rarità si può ancora trovare.

Scegliere una buona merendina? Ecco alcuni consigli e accortezze utili:

1) buona parte dei prodotti bio riservano maggior attenzione ai grassi migliori ma non è la regola così come per i gluten free e i vegani

2) lo stesso produttore può offrire prodotti simili con ingredienti diversi dal punto di vista della qualità nutrizionale. Ad esempio potrebbe essere ok un dolcetto al limone ma non uno con i mirtilli

3) lo stesso vale per i prodotti a marchio nelle catene distributive

4) controllare le calorie per cento grammi, a volte superano le 500 kilocalorie, quanto un pranzo più che completo

5) più l'etichetta e corta e meglio è, a meno che si tratti di prodotti con il ripieno e quindi è come se fosse doppia

6) controllare che le “virtu” indicate a lettere grandi non siano poi sminuite da ingredienti di basso valore alimentare

7)​ meglio evitare i prodotti con l'aggiunta di sali minerali e vitamine negli ingredienti, non sono necessari

8) cosa diversa sono le indicazioni di sali minerali e vitamine presenti naturalmente nel prodotto 

9) il termine oblato sta per ostia: quello strato sottilissimo a base di farina che serve per non far appiccicare il prodotto alle mani 

A TAVOLA E IN CUCINA

Pane e cioccolato, pane e salame, pane con burro e zucchero o olio extravergine e zucchero, ad ogni modo, sono le merendine più sane!

di Maria Cristina Beretta



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