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Presentata a Milano l'XI edizione del Festival della Mente

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Il complesso rapporto tra vecchie e nuove generazioni e l'indagine dei processi creativi saranno i temi portanti dell'edizione 2014 del festival di Sarzana, in arrivo dal 29 al 31 agosto. Al timone della prestigiosa rassegna sarà quest'anno lo psichiatra e psicoterapeuta Gustavo Pietropolli Charmet

«Il Festival della Mente, dopo dieci edizioni di straordinaria importanza sotto la sapiente guida di Giulia Cogoli, prosegue il proprio cammino di investigazione sui processi creativi grazie ai nuovi stimoli portati dalla direzione scientifica di Gustavo Pierpolli Charmet e rivolti ad approfondire i rapporti, e i potenziali conflitti, tra vecchie e nuove generazioni.» Con queste parole Matteo Melley, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, ha presentato martedì mattina alla Triennale di Milano la nuova edizione del Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività.

Al centro dell’edizione 2014, in arrivo a Sarzana dal 29 al 31 agosto, le giovani generazioni perché, come spiega il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra, “i giovani avvertono con diversa e originale sensibilità i cambiamenti in atto, comprendendo con maggiore facilità le ragioni profonde che sono alla base di mutamenti sociali e antropologici”.

Affianco al complesso dialogo tra generazioni differenti, tema chiave dell’imminente edizione sarà l’indagine dei processi creativi, secondo un approccio di massima interdisciplinarietà e internazionalizzazione: Philippe Petit, David McCullogh, Oscar Farinetti, Michele Serra, Peter Cameron, Paolo Rossi saranno solo alcune delle autorevoli voci coinvolte nella rassegna. 60 saranno, infatti, i relatori che prenderanno parte a un calendario ricco e variegato, articolato in ben 39 appuntamenti per adulti tra conferenze, workshop e spettacoli, 21 eventi per bambini. Il tutto all’interno di 10 diversi luoghi del centro sarzanese.

Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto l’afflusso di 45mila persone, la manifestazione ligure si conferma ancora una volta non solo un’importante occasione per rivitalizzare luoghi spesso dimenticati e poco valorizzati, ma soprattutto per una fruizione diretta e inedita della cultura. «Il Festival della Mente è un cantiere aperto – racconta entusiasto il nuovo direttore scientifico dell’evento, nonché rinomato psicoterapeuta e psichiatra G. P. Charmet – dove si produce un insolito tipo di cultura. Non quella che si trasmette nelle aule universitarie, né quella che si elabora nei convegni scientifici, né quella per pochi che viene veicolata dai libri. A Sarzana, nell’ultimo fine settimana di agosto, sotto i tendoni strapieni, artisti e scienziati, scrittori e ricercatori narrano le cose più che belle che hanno capito o scoperto».

Uno spazio di incontro e condivisione stimolante tra chi produce cultura e chi cerca la conoscenza. A riprova che anche la divulgazione scientifica può essere popolare.

di Alessandra Cioccarelli

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