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Alcamo bianco DOC

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L’Alcamo Bianco si ottiene da uve Catarratto (almeno 60%), in unione con altre varietà a frutto bianco (soprattutto Inzolia, o Ansonica, il più antico tra i vitigni siciliani). Le uve sono vinificate “in bianco” (separazione immediata delle bucce dal mosto)

SCHEDA PRODOTTO


Alcamo si trova ai piedi del monte Bonifato, a metà strada tra Palermo e Trapani. Il toponimo Alcamo risale al IX secolo, e viene dall’arabo Alqamah, terra fertile, oppure da Al-Kamuk, il comandante musulmano fondatore della città, che nei secoli è passata dagli Arabi ai Normanni, agli Svevi, a diversi feudatari e ai Borboni, fino al Regno d’Italia. Nel tempo, la vite ha sempre ha avuto un ruolo fondamentale nell’economia locale. Oggi la Doc Alcamo tutela numerosi vini bianchi, rossi e rosati ottenuti da vitigni autoctoni o internazionali nell’intero territorio del comune di Alcamo e in parte di quello di quello di altri nove comuni della provincia di Trapani e di Palermo.
In particolare, l’Alcamo Bianco si ottiene da uve Catarratto (almeno 60%), in unione con altre varietà a frutto bianco (soprattutto Inzolia, o Ansonica, il più antico tra i vitigni siciliani). Le uve sono vinificate “in bianco” (separazione immediata delle bucce dal mosto); la fermentazione si svolge in tini d’acciaio a temperatura controllata (18-20 °C) con lieviti selezionati; il vino passa i bottiglia a pochi mesi dalla vendemmia, ed è subito pronto per il consumo.

Vino consigliato
Li Raci, Alcamo Bianco DOC (CONAD) ha colore paglierino, un profumo delicato, ma bene espresso di erbe mediterranee e di fiori selvatici, il sapore secco, sapido, fresco e pulito, con un lieve fondo amarognolo.
Abbinamenti: antipasti, pesci e crostacei, piatti a base di uova, formaggi freschi (mozzarella di bufala, crescenza, robiola).
Servizio: 10-12 °C
 
 

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