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Finger food di migliaccio napoletano

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Finger food di migliaccio napoletano
La ricetta del migliaccio napoletano, dolce tipico del martedì grasso a Napoli, è l'emblema dei profumi, della semplicità, dei sapori di casa. Il trionfo della ...
  • 40 min
  • 60 min
  • 4 pers.
  • Media

Ingredienti

Ingredienti:
  • 250 g di semolino di grano duro
  • 1 l di latte intero fresco a temperatura ambiente
  • 300 ml di acqua
  • 1/2 baccello di fava tonka
  • 6 uova intere fresche
  • 200 g di zucchero 
  • 400 g di ricotta di pecora 
  • 1/2 cedro fresco calabrese 
  • 5 cucchiai di orange curacao  
Per la decorazione 
  • fiori eduli 
  • ribes rosso fresco 
  • zucchero a velo 

Procedimento

Procedimento:
  1. Far sobbollire il latte e l'acqua, aromatizzare il composto con la fava tonka grattugiata, allontanare dal fuoco e lasciare in infusione per 20 minuti
  2. Riportare sul fuoco il composto, unire il semolino a pioggia, meglio se setacciandolo. Lavorare a fiamma bassa finchè la farina non avrà assorbito tutto il latte e si otterrà un impasto molto denso. Farlo raffreddare a temperatura ambiente
  3. Montare le uova con lo zucchero
  4. Setacciare la ricotta di pecora e aromatizzarla con il cedro grattugiato e l'orange curacao. Lavorare il composto al cucchiaio
  5. Unire la ricotta alla crema di uova. Aggiungere il composto di latte e semolino
  6. Cuocere il migliaccio in forno già caldo a 180 gradi per 60 minuti
  7. Lasciarlo raffreddare prima a temperatura ambiente, poi in frigorifero per almeno 3 ore
  8. Comporre il piatto servendo il migliaccio come un finger food, tagliato a quadrotti regolari. Decorare con fiori eduli, rametti di ribes rosso e spolverizzare con zucchero a velo aiutandosi con un colino
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La ricetta del migliaccio napoletano, dolce tipico del martedì grasso a Napoli, è l'emblema dei profumi, della semplicità, dei sapori di casa. Il trionfo della tradizione. Con un tocco di fantasia, una nota di colore in più, e un modo per così dire inusuale di servirlo, il food blogger Alfredo Iannaccone trasforma questo dessert in un finger food, da porgere agli ospiti a fine pasto per festeggiare il Carnevale.

Ma che cos'è tradizionalmente il migliaccio napoletano? Si tratta di una sorta di torta di semolino che ha origini antichissime legata alla tradizione contadina realizzata con pochi ingredienti. Il nome deriva dal miglio, che era il cereale da cui inizialmente veniva ricavata la farina prima che fosse soppiantata dal grano. Oggi questo dolce invece viene preparato con la semola di grano duro. Come in molti dolci di tradizione medioevale, una volta si usava aggiungere anche del sangue di maiale come nella preparazione del sanguinaccio. Verso la fine del Settecento il sangue fu sostituito da zucchero, cannella, farina e uova. Gli ingredienti rimasti del sanguinaccio tradizionale, sono gli stessi che si trovano dentro le sfogliatelle. In alcune zone della Campania questo dolce è conosciuto anche come sfogliata. La tradizione vuole che il migliaccio tradizionale venga cotto in una teglia di rame e si prepari durante il martedì grasso. In questa particolare versione della ricetta, il migliaccio è stato trasformato in un fingerfood e rinfrescato dalle note del cedro.

Per decorare i finger food potete aggiungere dei fiori eduli: comprateli di diversi colori e divertitevi ad abbinarli ai vostri dolci come se fossero dei piccoli coriandoli profumati


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