Abbiamo trovato 0 risultati
I turdilli con miele sono uno dei dolci tradizionali della cucina calabrese, protagonisti soprattutto nel periodo natalizio. Nati come ricetta contadina da condividere in famiglia, sono piccoli bocconi dorati, ...
Versare in una pentola lo zucchero, il Moscato, l’olio e un pizzico di sale. Accendere il fuoco e mescolare con una frusta fino a sciogliere completamente lo zucchero. Spegnere la fiamma e lasciare intiepidire.
In una boule versare 500 g di farina setacciata insieme al lievito e unire poco alla volta la parte liquida, mescolando inizialmente con una forchetta e poi continuando con le mani.
Dopo aver incorporato tutto il liquido, aggiungere le uova una alla volta, valutando se necessario un ulteriore apporto di farina. Impastare fino a ottenere un composto morbido e non appiccicoso.
Trasferire l’impasto su una spianatoia e continuare a lavorarlo fino a renderlo liscio.
Dividere l’impasto in porzioni e, con le mani, formare dei filoncini. Tagliare a pezzi di circa 3-4 cm e dare la tipica forma dei turdilli utilizzando una forchetta o un rigagnocchi.
Scaldare l’olio di semi a 170°C e friggere i turdilli fino a doratura. Scolare su una teglia rivestita con carta assorbente.
In una padella scaldare il miele e, quando inizia a bollire, immergere i turdilli.
Lasciare assorbire per almeno un paio di minuti, quindi scolare, lasciare intiepidire e servire.
I turdilli con miele sono uno dei dolci tradizionali della cucina calabrese, protagonisti soprattutto nel periodo natalizio. Nati come ricetta contadina da condividere in famiglia, sono piccoli bocconi dorati, friabili all’esterno e teneri all’interno, avvolti da uno strato lucido di miele caldo che li rende riconoscibili al primo sguardo.
La ricetta è semplice e racchiude tutto il gusto della tradizione: ingredienti genuini, manualità e un profumo che riempie la casa mentre si friggono.
I turdilli, conosciuti anche come turdiddri o turdilli ‘i Natali, sono dolci tipici del Natale calabrese, diffusi in particolare nella zona del Cosentino. Nascono come dolci rustici preparati con ingredienti semplici: farina, vino, olio e miele.
Un tempo venivano fritti nello strutto e conservati a lungo per essere condivisi durante tutto il periodo delle feste. La loro forma, irregolare e lavorata a mano, è parte dell’identità di questa ricetta, che oggi viene reinterpretata in molte varianti.
Fare i turdilli a casa richiede un po’ di manualità ma nessuna difficoltà tecnica. L’impasto deve essere morbido ma compatto e la frittura va eseguita a temperatura costante per ottenere una doratura uniforme. Dopo la cottura, i dolci vengono immersi nel miele caldo, per ottenere la tipica glassatura che li rende lucidi.
Alcuni aggiungono spezie come cannella o chiodi di garofano, oppure scorza d’arancia grattugiata per arricchire l’impasto. Altri li cospargono con confettini colorati o granella di noci.
Tradizionalmente i turdilli vengono preparati con miele di castagno o millefiori. Per una variante più delicata e agrumata è ideale il Miele di clementino di Calabria, dal profumo agrumato e con una dolcezza naturale più leggera.
Questo miele regionale non solo lega bene con la struttura del dolce, ma valorizza il legame tra il prodotto e il territorio ed è estremamente versatile in cucina. Non solo esalta il sapore di dolci come crêpes e torte, ma si abbina bene anche a piatti salati come carni rosse o pesce spada.