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Mense scolastiche. In aumento i prodotti bio, Dop e Igp

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Un ingrediente su due fra quelli utilizzati per i menu degli studenti italiani è prodotto con certificazione bio, Dop, Igp. Un esempio? Spaghetti da agricoltura biologica con olio d’oliva Igp e passata di pomodoro siccagno

CIR food, Cooperativa Italiana di Ristorazione, ha analizzato l'incidenza dei prodotti biologici, Dop, Igp ed equosolidali sugli acquisti di derrate alimentari utilizzate lo scorso anno per le mense scolastiche di 440 comuni Italiani, in accordo con le direttive dei singoli Enti locali e Asl, per un totale di 35 milioni di pasti annui (fonte Bio Bank).

Nella categoria dei prodotti biologici emergono dall’Osservatorio CIR food i legumi secchi con il 72% del totale, pasta e riso con il 62%, uova con il 68%. Alimenti di primaria importanza, che entrano quotidianamente nei menu degli studenti.
Anche la verdura fresca è in larga parte biologica (62%), così come i condimenti (61%). Da segnalare inoltre il caso dell'olio d'oliva, che vede il 52% di provenienza biologica e il 9% a marchio Dop/Igp. Per quest'ultimo sono le carni (22%) e i salumi (27%) a far registrare l'incidenza maggiore, seguiti da formaggi e legumi.
Desta, infine, interesse il dato relativo ai prodotti equosolidali, che hanno un ruolo educativo importante per il sostegno dato a realtà produttive emergenti. Fra le derrate equosolidali più utilizzate in mensa si distingue la frutta (12%), ovvero il tipico spuntino da fine pasto o merenda.

«I prodotti a marchio tutelato sono un valore aggiunto nella ristorazione scolastica – commenta Giuliano Gallini, Direttore Commerciale e Marketing di CIR food – Va precisato però che non sempre sono disponibili nella quantità che serve per preparare 200.000 pasti ogni giorno, come nel nostro caso. Cerchiamo comunque di proporli nonostante i costi elevati e le difficoltà di reperimento, nell’ottica di preservare la qualità di questo servizio pubblico».

In tema di educazione fra i banchi sono molteplici, d'altronde, le opportunità da sfruttare. Basti citare il caso dei prodotti di Libera Terra, scelti in alcuni istituti, in ricordo delle vittime di mafia, in concomitanza con la Giornata promossa dall'Associazione Libera il 21 marzo. Lo scorso anno CIR food ha acquistato per i menu di scuole e ospedali 12 tonnellate di pasta e passata biologica di pomodoro siccagno corleonese, provenienti da terre confiscate ai boss mafiosi e coltivate dagli agricoltori di Libera Terra.

In conclusione, proporre a scuola la varietà della nostra tavola sta diventando una scelta sempre più sollecitata da famiglie ed enti pubblici. Non a caso CIR food è stata scelta per sfamare i 20 milioni di visitatori attesi a Expo 2015, dove l'italianità in tavola sarà il biglietto da visita per eccellenza del nostro Paese.

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