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Nuovo packaging per il riso Alce Nero

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Alce Nero aderisce al progetto delle etichette narranti promosse da Slow Food. Un trait d’union tra la tutela del bisogno di chiarimenti e rassicurazioni del consumatore e la necessità di veder adeguatamente valorizzata la propria storia da parte del produttore

Lucio Cavazzoni, presidente Alce Nero, annuncia di essere particolarmente soddisfatto di presentare una gamma completa di risi bio perché la coltura biologica del riso è fra le più impegnative, richiede tanto lavoro, spesso manuale, a causa della presenza di piante infestanti. Inoltre si è dato molto spazio al recupero di varietà tipiche quali il riso Baldo e il Rosa Marchetti, straordinarie dal punto di vista nutrizionale e organolettico.

Alce Nero ha selezionato cinque varietà: Arborio, Baldo, Integrale, Nerone e Rosa Marchetti. Prodotti coltivati in maniera biologica e tutelando la fertilità del territorio nelle zone del Piemonte e della Lombardia per incontrare i gusti e le abitudini alimentari del consumatore.

Il vero passo in avanti che Alce Nero ha fatto verso i propri consumatori è stato, però, aderire al progetto dell’etichetta narrante di Slow Food. Si parte dall’idea che le etichette alimentari, anche se a norma di legge, spesso lascino senza risposta molti interrogativi del cliente come la qualità delle materie prime, il tipo di agricoltura da cui provengono, il reale valore nutritivo degli ingredienti. Molti materiali di comunicazione che accompagnano i prodotti, infatti, sono spesso mistificanti, fanno riferimento a mondi contadini bucolici, presunte tecniche tradizionali, vaghi richiami a sapori antichi che contribuiscono alla creazione di un’immaginario di marca ma non rispondono alla necessità del fruitore di chiarezza e trasparenza al momento dell’acquisto.

Le etichette narranti si pongono l’obiettivo di fornire vera informazione, dati reali, trasparenti e di fornire a chi legge gli strumenti per comprenderla nella loro completezza. Le etichette riportano una narrazione sistemica e critica che comincia sempre dal suo luogo di origine: il luogo di domesticazione o diversificazione di una specie, il luogo di sviluppo di una tecnica di coltivazione o di trasformazione, approfondimenti sui territori di provenienza, sulle varietà e tipologie protagoniste dei progetti, sulle tecniche di coltivazione, lavorazione, conservazione e consumo.

Con le etichette narranti, Alce Nero apre le porte del suo mondo raccontando la sua storia, una storia fatta di tradizione, italianità e dedizione ma anche di specificità, cura nella lavorazione del prodotto in tutte le sue fasi, dalla scelta del territorio di coltivazione fino alla conservazione sottovuoto per mantenere inalterate le caratteristiche nutrizionali e la profumazione. 

Alce Nero condivide il progetto Slow Food perché è convinto che le etichette narranti possano fare la differenza, costituiscono il trait d’union tra la tutela del bisogno di chiarimenti e rassicurazioni del consumatore e la necessità di veder adeguatamente valorizzata la propria storia da parte del produttore.

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