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Prio, il nuovo vino bianco di Donnafugata

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In dialetto siciliano "prio" significa allegria, gioia, piacere. Così è il vino che porta questo nome. A base di uve Catarratto, il vino che nasce nella parte sud-occidentale dell’isola, sposa la cucina di mare a base di verdure

Il nuovo vino bianco della Cantina siciliana Donnafugata si chiama Prio. In dialetto siciliano il vocabolo si usa per esprimere sensazioni di piacere, gioia e felicità. Per questo motivo, la famiglia Rallo proprietaria della Cantina, lo ha scelto per battezzare l’arrivo di questa nuova creatura.
 
Prio è ottenuto solo dalle uve di Catarratto, un vitigno autoctono dell’isola, ed è un vino che segue una filosofia precisa: valorizzare la tipicità delle varietà autoctone siciliane. Prio infatti, arriva dopo altri vini che sono andati in questa direzione: Sharazade, Nero d’Avola al 100%, Lighea, Zibibbo in purezza e SurSur, solo Grillo.
 
L’uva proviene dai vigneti che la famiglia possiede nella Tenuta di Contessa Entellina, nella parte sud-occidentale dell’isola, distesi su colline che vanno dai 200 ai 600 metri sul livello del mare e che sono caratterizzate da terreni ricchi di elementi nutritivi come potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese e zinco.«Coltiviamo il Catarratto da molto tempo e abbiamo imparato a conoscere bene questo vitigno», ha detto il patron della Cantina, Antonio Rallo. «Per Prio, abbiamo scelto le vigne di Mazzaporro e Casale Bianco, terreni che riescono a regalare alle uve il giusto equilibrio tra mineralità e ricchezza aromatica».
 
Prio è in commercio nell’annata 2014 che è stata caratterizzata da un inverno mite e una primavera fresca e piovosa; l’estate è trascorsa senza eccessiva calura e con delle buone escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questo solitamente dona ai vini freschezza ed equilibrio. Una volta raccolte, le uve di Prio sono state sottoposte in cantina a una fermentazione a temperatura controllata e a un affinamento in vasca per alcuni mesi. Prima di essere venduto deve aver sostato almeno tre mesi in bottiglia.
Nel bicchiere si presenta con un bel colore giallo paglierino brillante; il profumo ricorda i fiori bianchi del sambuco e in bocca spiccano il cedro e il bergamotto. Prio non si deve lasciare in cantina più di tre o quattro anni e si abbina con antipasti caldi e freddi di mare, crostacei, primi piatti a base di verdure e grigliate di pesce.
In etichetta l’allegria è rappresentata da una donna dolcemente baciata da una farfalla che si posa sul suo volto in un tramonto d’estate, il momento ideale, per degustarlo. Si può comprare in enoteca spendendo tra i 10 e i 12 euro.

di Elena Caccia

Photo credits: Anna Pakula

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