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Villa Matilde presenta il vino Falerno nell'anfora

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Un vino che ricalca l’antica tradizione della vinificazione e dell’affinamento nella terracotta. Degustato in anteprima, sarà disponibile sul mercato solo nel 2016. Un’attesa per la quale val la pena di aspettare

Villa Matilde ha presentato il primo Falerno del Massico Doc annata 2014, vinificato in un’anfora. In occasione del cinquantesimo compleanno della Cantina di Cellole, in provincia di Caserta, Salvatore Avallone alla guida dell’azienda di famiglia con la sorella Maria Ida, ha deciso di ridare vita a un’antica tradizione che si rifà addirittura ai tempi dei Romani: quella dell’uso della terracotta.

Per la fermentazione e l’affinamento di un anno, sono state usate una serie di grandi giare realizzate in esclusiva per questo progetto. Salvatore Avallone era così entusiasta del progetto che non ha resistito e ha deciso di regalare alla stampa internazionale un’occasione unica: degustare prima del tempo - il vino sarà imbottigliato e pronto nel 2016 - questo frutto della storia in occasione della manifestazione Campania Stories dedicata alla scoperta dell'enogastronomia di questa regione.

Fu proprio il padre di Salvatore e di Maria, l’avvocato Francesco Paolo Avallone, a essere protagonista della moderna riscoperta del Falerno, il vino raccontato da Plinio e Marziale, ritenuto ardens e fortis, scelto dagli imperatori romani, ma poi dimenticato via via nel corso dei secoli e addirittura scomparso nell’Ottocento a causa della fillossera. Due anni fa, Salvatore Avallone, con la consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella e con l’aiuto dell’archeologo Luigi Crimaco, direttore dei Musei di Sessa Aurunca e di Mondragone, ha deciso di mettere le basi per un progetto importante che oggi si traduce in un Falerno “alternativo”.

Incuriositi? Per assaggiare questo vino, però, è necessario attendere ancora almeno due anni!
 
di Elena Caccia



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