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Rotonda, il pollino e la tipica melanzana Dop

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Piccola, con striature verdi e un rosso intenso che la rendono simile a un pomodoro, frutto con cui spesso viene scambiata e che le valgono il nomignolo “melanzana a pomodoro”: è la melanzana di Rotonda importante Presidio Slow Food e DOP della Basilicata, regione in cui viene coltivata.

SCHEDA ITINERARIO

La melanzana di Rotonda Dop

Piccola, con striature verdi e un rosso intenso che la rendono simile a un pomodoro, frutto con cui spesso viene scambiata e che le valgono il nomignolo “melanzana a pomodoro”: è la melanzana di Rotonda importante Presidio Slow Food e DOP della Basilicata, regione in cui viene coltivata.
Il suo sapore è piccante con retrogusto amarognolo, ha un profumo simile al fico d’India e una consistenza carnosa.
In cucina viene utilizzata proprio come la melanzana viola: si trovano spesso sott’olio o sott’aceto, ma anche fritte o saltate in padella, come condimento per la pasta insieme al Caciocavallo podolico della Basilicata oppure in polpette.
Rispetto alla melanzana viola si mangiano anche le foglie della pianta che potrete gustare come se fossero degli spinaci.
La Melanzana rossa cresce nella Valle del Mercure nel Parco Nazionale del Pollino, una zona che vi conquisterà con la sua natura incontaminata, la lunga storia e, non per ultimo, con i suoi sapori intensi e genuini.

Rotonda e il Pollino

Rotonda è un paesino immerso nel Parco Nazionale del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, da cui partono tanti itinerari per questi splendidi monti.
È un comune piccolo, ma ricco di storia, di attività per chi ama la natura e l’avventura, ma anche di eccellenti materie prime che non deluderanno i foodies che desiderano assaggiare qualcosa di gustoso e autentico.
Se cercate emozioni intense nel Parco Nazionale del Pollino potrete fare trekking, rafting, torrentismo e, per un’esperienza davvero unica provate il “Volo dell’aquila”, un volo in deltaplano sopra le cime del Pollino.
Per chi desidera attività più tranquille in inverno potrà dedicarsi allo sci di fondo e in estate a escursioni in luoghi magici.
Per trascorrere una giornata rilassante godetevi una passeggiata al Giardino degli dei per vedere dal vivo il “pino loricato”, albero simbolo del Parco, fate visita alle gole del Raganello in cui un profondo canyon vi regalerà un panorama mozzafiato e poi fermatevi in un agriturismo nel Parco per gustare i funghi porcini del Pollino, la melanzana rossa, i fagioli bianchi e la tipica soppressata chiamata “Vecchiareddra” e prodotta unicamente a Rotonda.
Se vi trovate nel paese in agosto partecipate alla sagra “Il bianco e la rossa”, un evento dedicato a 2 importanti DOP del comune lucano: i fagioli bianchi e la melanzana rossa.

Dove mangiare a Rotonda e sul Pollino

In zona non avrete difficoltà a trovare locali in cui mangiare bene e noterete subito come i prodotti del territorio vengono lavorati secondo le tradizioni per esaltarli al meglio.  
All’Agriturismo Calivino le materie prime sono tutte lucane e gran parte sono prodotte direttamente in azienda. Oltre ai tanti piatti tipici a base di melanzana rossa, in alcuni periodi dell’anno potrete trovare nel menù anche un dessert preparato con questo ortaggio. Una vera chicca da non perdere.
 
Una sosta d’obbligo è quella all’Osteria da Peppe, una istituzione di Rotonda in cui mangiare i piatti della tradizione e anche qualcosa che arriva dal mare. Troverete l’agnello con le patate, i salumi locali, la zuppa di fagioli bianchi, il tartufo e i porcini del Pollino e, qualunque piatto sceglierete di provare la materia prima sarà sempre eccellente.
 
Basilicata è anche pasta fresca fatta a mano e carne alla brace e potrete trovare entrambi al Ristorante A’ Rimissa. Anche qui gli ingredienti sono tutti locali, selezionati e preparati secondo le regole della cucina tradizionale lucana.
Nel menù troverete cavatelli, lagane e i tradizionali fusilli fatti a mano chiamati rascateddri.
Le carni provengono solo da piccoli allevamenti locali, sono cotte alla brace e servite su pietra lavica.
Un ultimo consiglio: non dimenticate di accompagnare queste leccornie con un buon bicchiere di Aglianico del Vulture!

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