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Asti DOCG

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L’Asti è lo spumante dolce e aromatico più noto e diffuso nel mondo. Si ottiene dalle uve di Moscato bianco, allevate nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. 

SCHEDA PRODOTTO


L’Asti è lo spumante dolce e aromatico più noto e diffuso nel mondo. Si ottiene dalle uve di Moscato bianco (originarie del Mediterraneo orientale), allevate nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Il vino è tutelato dalla Docg, come il Moscato d’Asti, che però è un frizzante naturale, con un livello di sovrapressione non superiore, per legge, a 2,5 bar (un valore che è circa la metà rispetto allo spumante).
Fino ai primi del Novecento, la presa di spuma si svolgeva in bottiglia, col metodo Classico nato in Champagne, e adottato in Piemonte attorno al 1870. Poi, si è passati alla rifermentazione in autoclave, un grande recipiente metallico dove si possono controllare la temperatura e la pressione, inventato da Federico Martinotti, direttore della Regia Stazione Enologica di Asti, che lo ha brevettato nel 1895. L’autoclave è stata adattata all’uso industriale dall’ingegnere francese Eugène Charmat, e oggi quasi tutte le Case spumantistiche piemontesi la utilizzano per produrre l’Asti, perché consente di operare in tempi brevi (gli aromi del vitigno rimangono intatti) e di avere una qualità costante vendemmia dopo vendemmia. Bisogna comunque dire che alcune aziende sono ritornate al metodo Classico per produrre limitate quantità di Asti spumante dalle caratteristiche molto particolari.

Vino consigliato:
Casaniere, Asti spumante Docg (Conad), ottenuto in autoclave da uve Moscato bianco delle colline astigiane, ha spuma esuberante, perlage sottil,  colore paglierino chiaro, profumo intenso, con netti sentori di legno di rosa, muschio aromatico, fiori dolci e frutta bianca. Il sapore è dolce, fresco e pulito, con gradevole fondo fruttato.
Abbinamenti: con pasticceria da forno (panettone, pandoro, colomba, crostate di frutta, biscotti) e frutta, non acida (fragole, pesche). Non va lasciato invecchiare
Servizio: a 8° C



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