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Candele napoletane

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Della vasta tradizione culinaria italiana provengono le candele napoletane, pasta lunga che deriva il proprio nome dalla caratteristica forma liscia e cilindrica di una candela, quel tipo di candela usato nelle varie processioni religiose diffuse nel sud Italia


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I tre quarti del consumo totale di pasta in Italia è rappresentato da quella secca, ottenuta dall'essiccamento di impasti costituiti principalmente da semola di grano duro e acqua. A Gragnano, piccola cittadina in provincia di Napoli, vennero gettate le basi per la produzione industriale della pasta grazie al metodo dell’essiccazione, e nacquero qui i primi pastifici a conduzione familiare.

Solo dal XVII gli abitanti di Gragnano si dedicarono alla produzione della pasta, resa favorevole dalla discreta umidità dell’aria, che permetteva a quest'ultima di seccarsi molto lentamente. Ancora oggi, visitando la cittadina, è possibile osservare la suggestiva “Valle dei Mulini”, che raccoglie i resti dei trenta mulini ad acqua edificati per agevolare la produzione della pasta. Dagli inizi dell’Ottocento, la cittadina ottenne addirittura l’apertura di una stazione ferroviaria collegata con Napoli, alla cui inaugurazione presenziarono il re Umberto I e la regina  Margherita di Savoia. La tradizione gastronomica napoletana contempla tantissimi tipi di pasta secca, dai rigatoni ai paccheri, dai pennoni ai conchiglioni, dai fusilloni alle candele.

Le candele napoletane, tipiche della tradizione napoletana, probabilmente devono il proprio nome alla caratteristica forma liscia e cilindrica come una candela, quel tipo di candela usato nelle varie processioni religiose diffuse nel sud Italia.
Ancora oggi questo caratteristico tipo di pasta napoletana mantiene il colore e il lungo formato di un tempo, quando veniva venduta sfusa nei negozi alimentari: una forma di pasta allungata a sezione rotonda, forata al suo interno e con un periodo di essiccazione superiore a 72 ore, quindi molto più lungo di molte altre varietà di pasta essiccata. Prima di essere cucinate, le candele vengono spezzate a mano in maniera irregolare e abbinate a sughi densi e ricchi, poi insaporiti con pecorino o caciocavallo, spezie e aromi.


Le candele napoletane Sapori&Dintorni Conad sono preparate secondo la ricetta tradizionale napoletana. L'utilizzo di materie prime di alta qualità, la trafilatura al bronzo e l'essicazione lenta e a bassa temperatura conferiscono alle candele napoletane Sapori & Dintorni Conad una consistenza e una tenuta alla cottura eccezionali.

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