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Caffè: il piacere di una bevanda energizzante e conviviale

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E’ la bevanda delle antinomie: è considerato un punto di forza del made in Italy ma non può essere coltivato in Italia, è un piacere conviviale e allo stesso tempo intimo e personale, è tradizione ma anche innovazione. Da AstraRicerche, uno spaccato sui miti e riti del caffè nel nostro Paese

E’ la bevanda delle antinomie: è un piacere conviviale e allo stesso tempo intimo e personale, è tradizione ma anche innovazione. Senza dubbio può essere definito la bevanda nazionale degli Italiani: tra i 18-65enni ben il 96,5% consuma caffè o bevande a base di caffè o che lo contengono, almeno saltuariamente. Questi alcuni dei principali dati emersi dall’indagine condotta da AstraRicerche per conto di Consorzio Promozione Caffè: oltre 1.000 gli individui intervistati di età compresa tra i 18 e i 65 anni, rappresentativi di circa 37.800.000 Italiani.
 

Quanto caffè si beve?

Quasi tutti bevono un caffè, sulle quantità consumate il campione si divide in tre gruppi distinti:

deboli consumatori (36%): ne bevono 1-2 tazzine al giorno
medi consumatori (36%): ne consumano 2-3 al giorno
forti consumatori (27%): ne assumono più di tre tazzine al giorno.

Il consumo è più elevato tra gli uomini e cresce al crescere dell’età, almeno fino ai 54 anni, per poi moderarsi negli ultra 55enni. I più forti consumatori risiedono nel nord-ovest (Piemonte e Lombardia) e nella parte meridionale del Paese (dal Lazio fino alla Calabria e alla Puglia, oltre che in entrambe le isole maggiori).
 

Al bar, a casa, per strada: dove si beve il caffè?

Il caffè si consuma prevalentemente a casa propria (89%) – in particolare le donne (92%) ultra 45enni (94%) - e al bar (78%). Diversi sono i momenti della giornata in cui ci si concede un buon caffè – 80% la mattina, 76% subito dopo pranzo, 59% a metà mattina, 50% nel pomeriggio – ma il caffè preferito, quello a cui più della metà dei consumatori non rinuncerebbe mai, è quello bevuto la mattina appena svegli (58%). 
 

Gli uomini preferiscono il caffè amaro e puro, le donne con latte o cacao

Ma ci sono delle differenze, anche molto importanti, tra i due generi, tra le diverse fasce di età e tra le differenti aree geografiche del Paese: gli uomini, gli ultra 45enni e i residenti nella parte centro-meridionale dell’Italia amano il caffè nella sua purezza, mentre le donne, i giovani (soprattutto 18-24enni) e i residenti nel nord amano mischiare il caffè e quindi, più della media, scelgono caffè macchiato, cappuccino, caffèlatte e marocchino.
 

Moka, cialde o capsule?

Per quanto riguarda invece la modalità preferita di preparazione del caffè, nessuna differenza è riscontrabile tra uomini e donne mentre sussistono forti differenze per età ed area geografica: la moka è molto amata dagli over 55enni  (49%)  e nel Triveneto (50%), i 18-24enni scelgono quasi a pari merito con la moka la nuova macchina a cialde o capsule (28% vs. il 16% degli ultra 55enni), molto apprezzata nel nord-ovest (29%) e nel centro (28%).

Il caffè quasi unanimemente definito uno dei punti di forza del made in Italy (87% si dichiara molto o abbastanza d’accordo); sicuramente costituisce un momento particolare della giornata, serve a fare quattro chiacchiere con amici o colleghi di lavoro per l’85% degli intervistati o rappresenta un modo per prendersi una pausa durante la giornata (82%). Il 78% lo definisce poi uno dei piaceri della vita.
 

Caffè e salute: niente demonizzazioni

Poche le persone realmente convinte che il caffè non sia salutare (6%): è soprattutto vissuto come una bevanda che dà la carica: aiuta a stare svegli, a non addormentarsi (42%) e migliora la concentrazione e le prestazioni mentali (34%). Alcuni pensano che il caffè aiuti a dimagrire, ma questo non è del tutto corretto...
E ancora, un italiano su tre gli attribuisce un positivo ruolo sociale: permette a molti Stati in via di sviluppo di avere un’economia più forte e di creare posti di lavoro.

E i medici cosa pensano del consumo del caffè? Gli intervistati affermano che solo un numero limitato di medici di base (20%) esprime consigli circa il consumo di caffè (il 13% su specifica richiesta del paziente e il 7% spontaneamente); nella gran maggioranza dei casi (62%), il medico di base invita i pazienti ad un consumo moderato della bevanda (3 tazzine al giorno), un ulteriore 10% ne concede fino a 4/5 al giorno e un altro 2% non pone alcun limite perché ritiene non ci sia alcuna controindicazione al consumo di caffè. Al contrario troviamo solo un 11% che ne sconsiglia l’assunzione per particolari condizioni di salute del paziente.
 

Il caffè, una bevanda che si gusta con tutti i sensi

Agli Italiani, quello che piace particolarmente del caffè è il suo gusto (95,6% dichiara di gradirlo molto o abbastanza – il 68% molto) ma il caffè dà piacere ancor prima di berlo: anche l’aroma, l’odore sono graditi dal 94,6% dei consumatori di caffè (65% molto) e il colore dal 77,2% (34% molto).  

Caffè in cucina: non solo da bere

Un classico nei dolci, come nella ricetta delle tortine alle banane con caffè e cioccolato o nell'intramontabile tiramisù, il caffè può essere utilizzato anche per creare un contrasto interessantissimo in primi e secondi piatti sia di pesce che di carne. 
Sarà una piacevole sorpresa trovare una leggera nota al caffè in un piatto di pasta di linguine alle vongole, ad esempio. Basterà aggiungere della polvere di caffè all'impasto delle linguine fatte in casa. 
Il caffè può anche diventare un ingrediente per la marinatura del tonno, come nella ricetta del tonno marinato al caffè con yogurt e limone, oppure può trasformarsi in spezia ed essere usato insieme a menta e curry per dare sapore a delle fantastiche fettine di vitellone bianco dell'Appennino Centrale, come nella ricetta dello chef Umberto Vezzoli.
 

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