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Ecco un'altro caposaldo nella cucina del nostro amico e chef Luigi Pomata: cous cous alla carlofortina ...
Per il ragù di pesce
In un tegame con olio ben caldo, aggiungere le verdure tagliate a cubetti iniziando dalle carote, poi la cipolla, in seguito la zucchina, e, in ultimo melanzana e cavolfiore. Rosolare per bene tutti gli ingredienti e aggiungere un mestolo d'acqua. Continuare la cottura per 15/20 minuti
In una padella con olio ben caldo, soffriggere il cipollotto, aggiungere la coda di rospo e la cernia. Rosolare ben bene e aggiungere i pomodorini appassiti, lo zafferano diluito con una tazzina di acqua e continuare la cottura per 5 minuti. Aggiungere alla fine sale, pepe e basilico spezzettato a mano. Se il composto dovesse asciugarsi troppo, aggiungerere un mestolino d'acqua per arrivare a fine cottura.
In una bowl, aggiungere il cous cous e le verdure in proporzione 1 a 2 e coprire con un panno di cotone per far evaporare eventuale acqua in eccesso. Aspettare 20 minuti e mescolare
A questo punto non resta che impiattare procedendo prima mettendo il cous cous alle verdure, sopra un mestolo di ragù di pesce, e il tallo del cipollotto tagliato finemente. Ultimare con la scorza di limone grattugiata e sai che ti mangi.
Ecco un'altro caposaldo nella cucina del nostro amico e chef Luigi Pomata: cous cous alla carlofortina con ragù di pesce allo zafferano, ragù di verdure e profumo di cipollotto e limone. Nonostante le diverse preparazioni, si tratta di una ricetta piuttosto facile da preparare, perfetta per una cena all'insegna del gusto e della qualità. Bastano due pentole, una per le verdure e l'altra per il pesce, e una ciotola molto ampia dentro alla quale mettere il cous cous a cuocere. Ad accompagnare il cous cous, infatti, prepareremo un ragù di verdure e ne useremo il fondo di cottura per cuocere il cous cous per dargli ancora più gusto. Nel frattempo, prepararemo un semplice ragù di pesce con cipollotto, cernia, coda di rospo e pomodorini e lo aromatizzeremo allo zafferano. Ecco una ricetta di pesce che entusiasma per i suoi colori, ma sono poi i suoi aromi a conquistare davvero: i profumi del Mar Mediterraneo e, in particolare, della Sardegna sono tutti in questo cous cous. Un ragù di cernia e coda di rospo al profumo di zafferano ulteriormente insaporito da pomodorini appassiti al forno.
A Carloforte, il cous cous viene chiamato cascà, viene tradizionalmente cotto a vapore e condito con verdure cotte a parte. Oggi si sono aggiunte anche la versione di pesce, di carne e verdure invernali. Il cous cous alla carlofortina è il piatto unico che rappresenta meglio di qualunque altro il legame che Carloforte ha da sempre con le vicine coste tunisine e, in particolare, Tabarca, un'isola al largo della Tunisia dove alcune famiglie liguri si erano trasferite per praticare la pesca del corallo intorno al 1700. Furono loro che, su concessione di Re Carlo di Sardegna, si trasferirono sull'Isola di San Pietro e fondarono Carloforte, portando via con sé molte tradizioni della cultura magrebina, tra cui il cous cous.
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