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Tagliata di chianina e cavolo verde fritto, ecco una ricetta semplicissima per un secondo di carne tutto toscano che si prepara in meno di venti minuti ed è perfetto per un pranzo o una cena di...
Lavate e asciugate il cavolo nero, poi ricavate le foglie più piccole e tenere ed eliminate le coste da quelle più grandi. A questo punto, scaldate due dita di olio di semi di arachidi in un pentolino. Quando sarà ben caldo, inseritevi le foglie di cavolo nero e coprite immediatamente con un coperchio. Subito dopo, spegnete il fuoco sotto al pentolino e lasciate il tutto a riposare per un minuto. Trascorso il tempo necessario, prelevate il cavolo nero con delle pinze, sgocciolatelo dall’olio in eccesso e tenetelo da parte.
A questo punto, scottate la tagliata su una griglia bel calda per 3 minuti a lato.
Tagliatela a fette e servitela alternando alle fette di carne le foglie di cavolo nero fritto.
Tagliata di chianina e cavolo verde fritto, ecco una ricetta semplicissima per un secondo di carne tutto toscano che si prepara in meno di venti minuti ed è perfetto per un pranzo o una cena di Natale.
Con la tagliata di chianina Sapori&Dintorni hai a disposizione la monoporzione già pulita di carne di chianina di alta qualità e fresca, pronta per essere scottata alla griglia. Scegli delle belle foglie di cavolo nero, devono essere di un bel verde scuro e brillante, senza parti gialle, possibilmente piccole e tutte della stessa dimensione. Così, la frittura sarà delicatissima e le foglie saranno facili da impiattare e molto belle a vedersi.
Con la ricetta dello chef Stefano De Gregorio e i trucchi per far venire la carne bella scura fuori e rosa e tenera dentro e per friggere il cavolo nero nel modo giusto preparerete questa ricetta di Natale in men che non si dica.
Colore verde scuro e foglie bitorzolute dalla forma simile a quella delle biete. Il profumo che sprigiona quando viene cotto, però, è proprio quello che caratterizza tutti gli ortaggi che appartengono alla sua stessa famiglia, dai cavolini di Bruxelles al broccoletto di Custoza, passando per il broccolo fiolaro, le cime di rapa, il cavolo rosso, il cavolo bianco e solo Madre Natura e vostra nonna sanno quante altre varietà commestibili esistano.
La parte del cavolo che si mangia è quella delle foglie. Per pulire bene il cavolo nero, basta staccare le foglie dalla parte di costa centrale troppo spessa. Non serve toglierla tutta, perché verso la cima va assottigliandosi fino a scomparire. Inoltre, non è mai troppo dura, né filamentosa. Anzi, lasciarne una parte dà consistenza alla foglia del cavolo. Una volta pulite, lavate e asciugate, le foglie di cavolo nero sono pronte per esser cucinate. Ecco quali sono i modi per cucinare il cavolo nero.
Scopri 7 ricette col cavolo nero da provare assolutamente.
Il suo nome deriva dalla Val di Chiana, area tra le province di Arezzo e Siena, in cui da sempre è allevata. Oggi è presente in Toscana, Umbria, alto Lazio e, in misura minore, anche in altre regioni. La razza bovina chianina è riconoscibile dal manto bianco-porcellana, dalla pigmentazione nera del musello e della lingua, dalla testa leggera ed elegante con corna brevi, dal tronco lungo e cilindrico con dorso e lombi larghi e dagli arti più lunghi che nelle altre razze: è, infatti, il bovino più grande del mondo.
In cucina, la chianina è la razza da cui si ricava il taglio con cui si fa la famosa bistecca Fiorentina, ma anche per semplicissime tagliate la carne è saporita e tenera, perfetta.
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