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Peccati di gola a Pasqua?

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Ecco i consigli del nutrizionista Andrea Poli, direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy, per una Pasqua senza rinuncia

La Pasqua sta arrivando. L’aria profuma di vaniglia, mandorle, arancia, cacao e zenzero. Come pensare di poter rinunciare alle meraviglie dei dolci di Pasqua? Impossibile. Eppure ogni anno, il lungo e ricco pranzo della festa ci riempie a tal punto da farci arrivare al “momento del dolce” con le pance piene. Come fare allora per non dover rinunciare ai deliziosi peccati di gola che chiudono il pranzo pasquale?

“Basta scegliere gli ingredienti giusti, combinandoli in maniera equilibrata, per raggiungere l’obiettivo di saziarci senza appesantirsi e al tempo stesso di 'proteggere' il nostro organismo”, spiega il nutrizionista Andrea Poli, direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy. “Possiamo a esempio pensare a portate a base di pesce: non sarà il tradizionale pranzo pasquale ma sicuramente sarà originale, nutriente e gustoso. La combinazione di stoccafisso di Norvegia, spezie e olive nere può essere la piacevole sorpresa di questa Pasqua. Le proteine di cui è molto ricco lo stoccafisso hanno infatti non solo un eccellente valore nutrizionale, ma anche un elevatissimo potere saziante: attivano cioè i meccanismi che trasmettono al nostro cervello i segnali biochimici che ci dicono che abbiamo mangiato a sufficienza. E i composti antiossidanti di cui sono ricche sia le olive e sia molte spezie ci aiutano a prevenire i multiformi danni che i radicali liberi possono infliggere alle molecole nobili del nostro organismo”.

Scopriamo perché:
Lo stoccafisso di Norvegia, presente sulle nostre tavole da più di 500 anni, è l’ingrediente perfetto per realizzare ricette per occasioni speciali, piatti moderni, particolari e innovativi, l’ideale non solo per i veri intenditori, ma anche per chi ha voglia di rivisitare le classiche ricette della tradizione. Ha un sapore molto deciso che gli permette di accostarsi a una grande varietà di ingredienti e alle preparazione più inusuali. Il gusto inimitabile che lo contraddistingue è il risultato di un processo di lavorazione davvero unico e naturale. Noi italiani gustiamo lo stoccafisso in tutti i modi: lessato, grigliato, fritto e stufato, arricchito da olio, olive nere, acciughe, capperi, cipolle, parmigiano, pomodori e altri ingredienti tipicamente mediterranei.
“Possiamo pensare di iniziare il pranzo con un antipasto a base di stoccafisso di Norvegia. Le proprietà sazianti del merluzzo artico, infatti, calmano rapidamente l'appetito e ci permettono di continuare con le altre portate senza voracità. Ma lo stoccafisso è ottimo anche come secondo piatto: è altamente digeribile grazie al basso contenuto di grassi, ed è ricco di vitamine come la B12 e di sali minerali come il selenio” continua il dottor Poli. “Tra i pochi grassi dello stoccafisso, inoltre, sono ben rappresentati gli omega-3, dotati, come è noto, di effetti protettivi multiformi nei riguardi dell’organismo”.

Olive nere: questi piccoli frutti, il cui caratteristico gusto amarognolo si sposa molto bene con lo stoccafisso, contengono sostanze interessanti e salutari per l’organismo. Le olive nere sono infatti una ricca fonte di polifenoli, potenti antiossidanti che proteggono contro i radicali liberi, la cui capacità di danneggiare le proteine, gli acidi grassi ed il Dna del nostro organismo sono probabilmente alla base delle malattie tipiche della nostra società. Le olive, inoltre, contengono un grasso monoinsaturo, l’oleico, caratterizzato da favorevoli effetti sul tasso di colesterolo nel sangue.

Spezie: sono perfetti sostituti naturali del sodio e del sale, che sostituiscono mantenendo intatto il gusto degli alimenti. “In questa occasione privilegiamo pepe e peperoncino”, suggerisce il dottor Poli. “Il pepe contiene la piperina, una sostanza che conferisce alla spezia il suo sapore pungente. La piperina da un lato sembra aumentare l’assorbimento di alcune sostanze contenute nei cibi (vitamine e minerali, in particolare coenzima Q10 e betacarotene), e d’altra parte possiede un’azione stimolante sulla termogenesi (la produzione di calore da parte del nostro organismo): un fattore chiave nel controllo del peso corporeo perché per produrre calore il nostro corpo deve, necessariamente, “bruciare” più calorie.
Un ingrediente che nella tradizione popolare è ritenuto un toccasana per dare una sferzata di energia non solo al palato ma anche al metabolismo è poi il peperoncino, ricco di vitamine e antiossidanti, ma soprattutto in grado (grazie ad un componente ben caratterizzato, la capsaicina, di favorire la digestione aumentando la secrezione di succhi gastrici.

Se grazie a questo consigli del nutrizionista Poli avete raggiunto indenni la conclusione del pranzo pasquale potete prendervi qualche libertà con il dessert tipico di Pasqua: l’uovo di cioccolato. Completamente sdoganato dai nutrizionisti, da tempo, il cioccolato è infatti un alimento funzionale di grande interesse. Ricchissimo di polifenoli, simili a quelli delle olive, e con un favorevole profilo di acidi grassi (è molto ricco di acido stearico, che l’organismo è in grado di trasformare nel già ricordato acido oleico), il cioccolato (soprattutto nella versione “fondente”), può entrare a buon diritto in un’alimentazione che sia orientata al benessere valorizzando al tempo stesso i piaceri del palato.

Un mix di ingredienti giusti per godere di tutte le gioie dolci e salate del weekend di Pasqua… appieno e senza sensi di colpa!


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