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Pollo ripieno di castagne e pinoli

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Il pollo ripieno di castagne e pinoli è un secondo piatto autunnale, scenografico, ma soprattutto goloso e invitante, da servire la domenica e durante le festività. Nonostante la sua corposità, questa ricetta non è di...

  • 60 min
  • 45 min
  • 4 pers.
  • Media

Ingredienti

  • 1 pollo
  • 1 kg di patate
  • 200 g macinato misto
  • 80 g pancetta
  • 40 g pinoli Sapori&Dintorni Conad
  • 100 g castagne cotte avanzate
  • 1 uovo
  • 1 fetta di pane vecchio
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche miste
  • Burro q.b.
  • Olio q.b.
Sapori&Dintorni
tritare castagne

Step 1

Preparare il ripieno tritando grossolanamente le castagne

prepare macinato

Step 2

Mettere in una boule il macinato

aggiungere pinoli

Step 3

Aggiungere i pinoli al macinato 

aggiungere pane uovo

Step 4

Aggiungere pane ammollato in acqua o latte e strizzato, uovo

aggiungere pancetta

Step 5

Infine aggiungere pancetta tritata e mischiare il tutto. Farcire il pollo, chiudere con dello spago o degli stecchini.

cuocere con patate

Step 6

Pelare le patate, tagliare a spicchi e condire con olio, sale, pepe. Prendere una placca da forno , mettere le patate, al centro il pollo e massaggiare con burro. Infornare a 180°C per 30 minuti, spennellando ogni tanto il pollo con burro. Passati i primi 30 minuti alzare il forno a 220°C e cuocere per altri 15-18 minuti. Servire.

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Pollo ai profumi d'autunno

Il pollo ripieno di castagne e pinoli è un secondo piatto autunnale, scenografico, ma soprattutto goloso e invitante, da servire la domenica e durante le festività. Nonostante la sua corposità, questa ricetta non è difficile e permette di utilizzare anche ingredienti di recupero, come il pane che abbiamo in casa, integrandolo con i de ingredienti principali: castagne e pinoli.

Tra le varietà, lei la regina: la Castagna Cuneo IGP

Esistono ben 12 tipi di castagne italiane e marroni con il marchio DOP o IGP. Tra i tanti tipi di castagne note sul territorio italiano, primeggia quella di Cuneo, in particolare la Frattona e la Gabbiana, che cresce su alberi dalla eccelsa versatilità, la ci coltivazione avviene dai 200 ai 1000 m di altitudine. Secolare è la tradizione della castanicoltura nella provincia di Cuneo, dove i castagni godono di un microclima favorevole alla loro proliferazione.

Terza in Italia a ricevere il marchio Igp, la castagna di Cuneo è costituita da un frutto dalle piccole dimensioni, da una buccia esterna di colore marrone chiaro con striature scure e la buccia interna marrone scuro, entrambe laboriose alla rimozione.

Altre ricette con le castagne:

Castagne avanzate? Ecco come recuperarle!

Castagne avanzate? Nessun problema, perché in cucina tutto è possibile, anche inventarsi qualche ricetta di recupero dove utilizzare, ad esempio, delle castagne bollite. Tra le preparazioni più rapide ed economiche c’è una sfiziosa torta fredda che non richiede cottura: basta frullare le castagne bollite avanzate finché non si ottiene una crema morbida. In un pentolino, fondere il cioccolato con il burro e aggiungerlo alla crema di castagne. Amalgamare e unire lo zucchero a velo e il cacao amaro continuando a mescolare. Quando il composto diventa omogeneo, versarlo in una tortiera foderata con carta da forno, livellarlo, coprire con pellicola e mettere in frigorifero per almeno quattro ore prima di consumare il dolce.

In alternativa si po' optare per una gustosa torta salata, per un pranzo veloce. Per preparare questa ricetta è necessario sbriciolare le castagne e metterle da parte. In una ciotola amalgamare lo yogurt con le uova. Salare, pepare, unire le castagne sbriciolate e mescolare. Mettere la pasta sfoglia in una teglia bassa e rotonda, versarvi il ripieno e livellare. Tagliare la pera a fettine e adagiarle sull’impasto insieme allo speck tagliato a striscioline. Ripiegare i bordi della pasta e infornare a 200° per 25/30 minuti.

Come conservare e utilizzare il pane raffermo in cucina

Buttare il pane, si dice sia peccato, soprattutto perché considerato uno spreco in cucina da evitare. Eppure il pane raffermo pare sia protagonista di moltissime ricette regionali e tipiche come la cialledda pugliese o i canederli del Trentino. Il pane avanzato in genere si conserva nei sacchetti di carta, la soluzione migliore per la sua conservazione, ma possono essere utilizzati anche i sacchetti di cotone o di lino. Un’altra cosa da fare è evitare di riporre il pane in frigorifero, per evitare che si deteriori prima.

La mollica di pane non più fresca può essere utilizzata in molti modi: si può frullarla dentro a creme e vellutate, in modo da rendere la consistenza più densa quando questa è troppo liquida. Un’altra soluzione è ricavarne del pangrattato; generalmente, si è abituati ad acquistarlo, ma prepararlo in casa è semplice: basta tagliare il pane a fettine e farle asciugare in forno o all’interno del sacchetto di carta. Quando le fette risulteranno abbastanza secche o dure si possono tritare.

Alcune ricette con il pane raffermo:

Vino ideale per questo piatto

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