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Piatti, tradizioni e riti. Capodanno in giro per l'Italia

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In Calabria si fa cadere sul pavimento una grossa pietra, scongiurandone eventuali schegge,

 

in Lazio si lanciano fuori dalla finestra tre grossi vasi di coccio ripieni d'acqua. Da nord a sud il cibo portafortuna per eccellenza sono le lenticchie la cui forma ricorda quella di piccole monete benauguranti. In tutto lo Stivale, che si tratti di cibi o usanze, a farla da padrona per a Capodanno è la superstizione. Scopriamo insieme le tradizioni più diffuse e antiche....
 

A pochi giorni di distanza dal pranzo di Natale si ritorna a tavola per festeggiare la fine dell'anno. Per il cenone di san Silvestro è sopratutto la superstizione a farla da padrona. Alcuni cibi e comportamenti  sono immancabili per augurarsi che il nuovo anno possa iniziare con i migliori auspici. In alcune zone della Calabria, ad esempio,  c'era la bizzarra usanza di far cadere una grossa pietra sul pavimento della cucina. Se non procurava alcun danno, era segno beneaugurante.  Se scheggiava le mattonelle, prediceva accadimenti sfortunati. Usanza tipicamente laziale è quella di lanciare fuori dalla finestra tre grossi vasi di coccio pieni dell’acqua servita in precedenza a lavare pavimenti, insieme a oggetti e panni sporchi e rotti, per gettare fuori casa tutte le magagne e le tristezze dell’anno passato.

La tavola del cenone di Capodanno

Anche in occasione del cenone, la tavola viene apparecchiata con cura ed eleganza, è allegra, colorata, ricca   di cibo. La cena del 31 dicembre di solito è a base di pesce. La tradizione vuole si scelgano pesci cosidetti “ricchi” perchè si pensa assicurino  un anno propizio. Quindi piatti a base di aragosta con cui preparare degli ottimi tagliolini, ostriche crude o gratinate al forno, gamberi alla griglia, salmone fresco o affumicato, tartine con il caviale.

Le ricette per la tavola di Capodanno:
Astice con spinaci e lemongrass
Ostriche in tempura con maionese al lime
Capesante con salsa allo zafferano

Il cibo portafortuna di Capodanno: lenticchie e cotechino

Il cibo portafortuna per eccellenza sono le lenticchie la cui forma ricorda quella di piccole monete. Nella credenza popolare si pensa portino ottimi guadagni durante l'anno. Le lenticchie si servono con il cotechino o lo zampone, ma anche con salumi  e insaccati cotti, caldi e fumanti, tipici delle zone emiliane. Si pensa che la carne di maiale sia  simbolo di fortuna come di  abbondanza e non a caso i salvadanai hanno spesso la forma dei maialini.

Il melograno a Capodanno

Tra i cibi portafortuna per il Cenone di San Silvestro c’è il melograno. La Dea Giunone nella rappresentazione classica è spesso raffigurata con un melograno in mano perchè rappresenta  la fortuna. Grazie alla spontaneità con la quale il  frutto si apre e rilascia i suoi semi rossi è diventato sinonimo di fecondità e benessere. È dal colore rosso dei suoi semi che deriva l’usanza di indossare  indumenti intimi di questo colore. Il frutto del melograno è rivestito da una spessa buccia di color giallo ocra e  ricoperto da un involucro che simboleggia l’augurio di trascorrere un nuovo anno al riparo dai problemi. La scorza dura, così come ha protetto il frutto fino alla  maturazione, porterà forza e protezione a chi la mangia.

Cucinare con il melograno:
Risotto di Capodanno al melograno
Insalata di Natale con pecorino e melograno
Tiramisù al melograno

Uva e frutta secca portano fortuna

La frutta secca è simbolo di prosperità. Se in Francia la tradizione ne esige 13 tipi diversi, da noi ne bastano 7: noci, nocciole, arachidi, zibibbo, mandorle, fichi, datteri.
Poco prima dello scoccare della mezzanotte, una simpatica tradizione importata in Italia dalla Spagna prevede di fare il conto alla rovescia allo scoccare della mezzanotte ingoiando un chicco d’uva al secondo per un totale di 12 chicchi che simboleggiano i 12 mesi dell’anno.

Cosa si beve a Capodanno

Non c'è brindisi che si rispetti senza lo spumante, rigorosamente italiano (nel nostro Paese ce ne sono davvero tanti e di ottima qualità). Indispensabile che la bottiglia faccia il botto: questo rumore, come quello di petardi e similari serve a scacciare gli spiriti malevoli. La tradizione prevede anche  di intingersi il dito in un bicchiere di spumante e di passarlo dietro al nostro orecchio o quello della persona a cui vogliamo augurare fortuna durante l’anno nuovo. 

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